Di bilanci 2024 e propositi 2025
Il 2024 ha dimostrato, se fosse stato necessario, che al peggio, come al meglio, non c'è fine, che niente è eterno (a parte l'amore di Dio), che oltre ai dolori che la debolezza della natura inevitabilmente porta, ci sono quelli che ci infliggiamo da soli, o che ci vengono inflitti da chi è vicino. È stato l'anno delle perdite più dolorose e insostituibili, e insieme quello delle soddisfazioni e dei successi, ma Dolcezze è sopravvissuta, incredibilmente.
Le necessità prima, la mancanza di entusiasmo dopo, hanno fortemente limitato la creatività e quindi il bilancio dei lavori creativi è modesto (quest'anno cose piccole):
Ricamo: le bomboniere per la laurea della Stella, il telaio augurale, i cuscinetti per Halloween. Decisamente poca roba...e il copriletto è fermo dai tempi del Covid
Maglia: praticamente nulla, a parte una borsa particolare ancora da pubblicare.
Uncinetto: tantissime cosette. A parte i berretti da uomo preparati come regalo di Natale agli uomini di casa su un modello semplicissimo reperito in rete, scialli, mantelle, sciarpe, decorazioni mare, borse, cestini (li trovate al tag uncinetto) + altri regali ancora non pubblicati.
Cucito creativo: tanti telaietti deliziosi, una borsa, portachiavi...
Insomma, a ben guardare qualcosina Dolcezze l'ha fatta, anche se, forse, meno degli altri anni.
Libri:
i libri letti sono stati quest'anno 70; segue, come al solito, il parziale bilancio:
il libro più emozionante: Io non mi chiamo Miriam (Axelsson)
il libro più noioso: Un cuore nero inchiostro ( Galbraith, complessa la struttura, faticosa la lettura. Sempre una bella storia, ma lunga e stancante)
il libro della memoria: Come l'arancio amaro (Palminteri)
il libro più coinvolgente: Sepolcro in agguato (Galbraith, stavolta la lunghezza ci voleva tutta. Difficile lascialo, finché non si arriva alla fine)
il libro più divertente: Piccoli suicidi tra amici (Paasilinna)
il libro più inaspettato: Il popolo dell'autunno (Bradbury)
il classico: Ventimila leghe sotto i mari (Verne) e Piccole donne (Alcott, ennesima e sempre bella rilettura)
il libro più doloroso: Le anime grigie (Claudel)
Il libro più anomalo: Stupori e tremori (Nothomb)
il libro più inutile: tanti, almeno 4 quest'anno
il libro incomprensibile: Stupor mundi (Bozzi)
il libro più elegiaco: Il pastore d'Islanda (Gunnarsson)
l’autore più letto: Beaton (5): Strout (4) (a questo punto di lei ho letto quasi tutto. Sarà un problema abbandonarla) Simenon (3), Nothomb (3), Peters (3) (qui c'è ancora molto da leggere).
il genere più letto: i gialli continuano ad essere una costante (32)
il libro dell'anno: tutti quelli della Strout
Merita menzione speciale: Una festa in nero (Basso)
(Se siete curiosi, su Instagram ci sono tutti, con una brevissima sintesi)
Viaggi: solo per raggiungere la prole, ma, grazie all'Erede, giretti alla scoperta del Veneto.
Scuola: è stato l'anno dell'uscita della Quinta amata, ma le nuove classi promettono bene. La burocrazia continua ad uccidere, ma i ragazzi danno soddisfazioni.
Figli: i bimbi crescono e la mamma imbianca. Tanta bellezza, pur nella separazione e il Nonpiucucciolo che fa per tre.
Propositi seri:
Vedere la bellezza in ogni cosa
Viaggiare
Leggere e scrivere
Far fiorire bellezza
Speranze: (diciamo che si farà il tentativo)
Dimagrire
Non comprare altri libri se non si esaurisce la pila dei libri da leggere
Non comprare altro materiale creativo e smaltire quello in casa
Completare qualche UFO
Dedicarsi del tempo
Delegare un po'.
complimenti per i buoni propositi! io non li faccio mai, perchè già so che li disattenderò. Devo dire però che a settembre ho fatto il buon proposito di fare yoga con una certa costanza e ce la sto facendo con soddisfazione.
RispondiEliminaposso chiederti il modello del berretto all'uncinetto? sono in fase uncinetto, ultimamente...
grazie