Di ghirlande augurali

 

Il Natale per chi crede è una festa grande. È la celebrazione di Dio che si fa uomo per condividere in tutto, fuorché nel peccato la condizione umana, che si fa uomo per nobilitare la nostra umanità,  che si fa uomo per salvarci e condurci alla Vita. Anche chi non crede, però, trova nel Natale momenti di riflessione e di gioia. Le luci che invadono le nostre case e le nostre città lo evidenziano.

Non può esserci sempre freddo, non si può stare sempre al buio. La luce tornerà. 

Ma il Natale porta con sé  molti altri spunti: non per niente diciamo che a Natale siamo tutti più buoni!

L'anno scorso,  alla fiera Abilmente a Vicenza, Dolcezze aveva comprato un pannello di pannolenci stampato. L'avevano colpita,  infatti, i cuori rossi con parole positive e a malapena si era accorta che nell'altra metà  c'erano anche  delle stelle con i medesimi vocaboli. L'anno scorso aveva subito realizzato un albero di cuori, poi, svogliatamente, aveva anche cominciato a cucire le stelline. Il colore le sembrava troppo spento, la ghirlanda sulle quali le aveva appoggiate per prova non le piaceva per nulla e quindi aveva posato tutto. Quest'anno ha ripreso la busta con le stelline, ha completato la finitura, ha comprato un anello di metallo e ha montato una ghirlanda un po' diversa dal solito, ma il cui risultato l'ha maggiormente soddisfatta.

Il colore non è molto natalizio, ma l'insieme le sembra fine. Per aggiungere un elemento più vivace, ha creato un fiocco con una rete dorata proveniente da una rocca che ha l'età del NonpiùCucciolo e ha concluso che sì, così può andare. 

Gioia, Salute, Pace...

E questo è tutto ciò che Dolcezze augura a chi passa di qua, in questo strano Natale di un anno difficile per il mondo e per lei. 

Che il Dio fatto uomo porti Vita nuova per tutti.