Dell'eredità del Covid


Quattro anni fa, in questi giorni, con la scoperta dei primi casi in Italia, cominciava l'incubo Covid. L'Amato Bene, una volta tanto ottimista, non se ne curava più di tanto, la Genitrice, per conto suo, novello Catone, dieci volte al giorno telefonava intimando: "Fai tornare l'Erede!*" Dolcezze era inquieta, ma non preoccupatissima. Del resto il suo medico, interrogato sull'argomento, ripeteva che si trattava di un'influenza, niente di più. E poi il precipitare degli eventi. Vengono chiuse le scuole e, a quel punto, Dolcezze intima all'Erede di rientrare. Arriverà proprio la mattina del giorno in cui tutto viene bloccato. E comincia il confinamento.

Dolcezze si era attrezzata immediatamente per fare lezione, aveva trovato nuove forme di didattica, aveva cominciato a panificare come se non ci fosse un domani (l'eredità di quegli esperimenti è ancora ben presente😭). Mancavano le visite alla Genitrice (che, grazie a Dio, in quel periodo ha tenuto botta), ma c'era il telefono; mancava la Messa domenicale, ma ogni mattina Papa Francesco donava brevi ma profondissime riflessioni.

A tutt'oggi Dolcezze si chiede se è successo davvero: tutti a casa tutto il giorno. Ogni stanza invasa, voci che si rincorrevano da ogni ambiente e da ogni computer, andirivieni dalla dispensa, ciabatte e tute...e poi il bollettino serale, sempre più angosciante, le file di bare e il panico che serpeggia. Le mascherine, il disinfettante, la paura per l'idraulico, chiamato per necessità, il blocco del lettore, il supporto psicologico agli alunni, il diario della gratitudine, i compleanni festeggiati a distanza, la Pasqua da soli, la  Pasquetta più bella dal punto di vista climatico degli ultimi 30 anni e poi il 25 aprile e il I maggio sotto il sole, le strade deserte, gli uccellini che cinguettano, le canzoni dai balconi. 

E' successo davvero.

E poi le riaperture, prima timide e poi sfacciate, la seconda, la terza ondata, i vaccini, i no vax e ora il Covid compagno quasi abituale fra le infezioni stagionali.

Cosa ci ha lasciato il Covid (a parte i chili di troppo, ovviamente)?  L'uso della mascherina, il disinfettante in borsa, tante conoscenze informatiche, le riunioni a distanza, le condivisioni in rete, i corsi di aggiornamento online, ma anche, purtroppo, la tendenza all’isolamento, il raffreddamento delle relazioni sociali, una certa ritrosia a baci e abbracci, tanta solitudine nei vecchi e nei giovani, l’assenza di progettualità. Nella scuola tanta ignoranza, soprattutto nei fondamentali: grammatica e sintassi. In molti manca proprio la distinzione sostantivo/aggettivo/verbo e, dovendo fare latino, questo è un vero problema. E poi manca l’attenzione: i ragazzi si distraggono in un secondo e Dolcezze si sente molto domatore di leoni. Dovrà passare questa “infornata” di figli del Covid perché, forse, si torni ai livelli precedenti, ma non è sicuro. Si è creata una dipendenza dal mezzo elettronico, il lessico è diventato basico e colmare le lacune sarà veramente complicato. 

Il Covid ci ha cambiati, e decisamente non in meglio. 

E voi che ne pensate? Qual è per voi l'eredità del Coronavirus?


* allora studiava a Bologna

P.S.: Se avete voglia, trovate i molti post del tempo all'etichetta Quarantena

Commenti

  1. In questa settimana che sono stata a Padova dalla mia famiglia ad assistere una sorella giovane operata di...con tre figli. A pranzo da lei mi ritrovavo con questi nipoti e proprio a questo pensavo in questi giorni, mi sono persa gli ultimi anni della loro fanciulezza e preadolescenza. Il vedere che poi hanno in tasca sempre il cellulare, no a tavola, insomma non sono come noi alla loro età.

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  2. Difficile rispondere quando siamo ancora così vicini. All'apparenza i tre anni di pandemia ufficiale sono stati solo un apostrofo bianco tra le parole "Ti contagio"; ma ci sono delle differenze. L'arrivo de ZgoogleSuite ha cambiato il mio modo di insegnare, i ragazzi sono più introversi e meno sociali, all'apparenza, ma alla fine io ne vedo qualche decina in uno specifico territorio, non ci puoi fare un campione statistico... ecco, pensavo che ci vorrebbero delle ricerche serie, con statistiche, ma non mi sembra siano state fatte. Di sicuro la rimozione:, perché dopo aver parlato per tre anni quasi soltanto di Covid adesso l'argomento, almeno intorno a me, sembra scomparso

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  3. sono stati anni difficili da affrontare che ci ha portato davvero a isolarci ancora di più, senza più socializzare con quei pochi amici che si avevano. I ragazzi non uscivano prima e non escono molto oggi, tanto sono sempre al telefono e tra di loro al parco non parlano. In questi giorni mi sento chiusa, ho bisogno di vedere gente, sarà la tristezza??!!

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