Di viaggi in treno 2
Da quando 2/3 dei suoi rampolli vivono al Nord, Dolcezze va su e giù per l'Italia in treno. Sì, l'aereo è il mezzo più veloce, ma tra il tempo per raggiungere gli aeroporti più vicini, l'attesa per l'imbarco e le distanze dal centro città, i tempi si allungano e la differenza di durata rispetto al treno è minima. A ciò aggiungi che a Dolcezze il treno piace. Le ricorda i viaggi per il Paese, la gioia dell'incontro con i cugini, i giochi da bambina...e poi vuoi mettere il piacere di leggere e la curiosità di sempre nuovi paesaggi? Certo, i vecchi vagoni, con gli scompartimenti, favorivano le relazioni sociali; ora, invece, anche a causa dei telefonini e dei pc, se si è "fortunati" il viaggio è in solitaria (anche se in una vettura unica).
Ora: o Dolcezze è particolarmente sfortunata oppure ha l'orecchio e l'occhio attento, e quindi nota le stranezze dei suoi compagni di viaggio, che la fanno sorridere (o arrabbiare, dipende). Già altrove ha raccontato altre esperienze, ora vi condivide l'ultimo viaggio.
Arriva una signora attempata con marito e quattro valigioni. Come l'altra volta, le si rivolge: "Il posto è mio". "Veramente no." "Sono qui, le dico" (e nel frattempo ha bloccato il corridoio) "Non c'è problema: aspettiamo il capotreno" . Guarda il biglietto: "Ah, ho il 7A, non il 4A. Le valigie comunque le lascio qui" (in mezzo al corridoio). Arriva il capotreno: "Non può lasciare i bagagli qua. Deve metterli negli spazi appositi" "Non vede che non c'è posto? Cosa vuole che faccia?" Finalmente li sposta nella vettura successiva.
Si alza più di una volta, per andare alla toilette e per controllare le valigie. Mentre è in piedi, il treno entra in stazione e lei rischia di cadere: "Ha frenato tutto in una volta questo cretino!"
Si riparte con 10 minuti di ritardo, e il ritardo continua ad aumentare. La signora blocca il capotreno: "Se continuiamo così perdo la coincidenza: non può dire al macchinista di accelerare?"
Per complicare la situazione, un passeggero si sente male e si cerca un medico sul treno. La signora: "Ma non possono farlo scendere qui, così proseguiamo?"
Dopo aver fatto un po' di parole crociate, prende il telefonino. Parte un video a volume altissimo. Tutta la vettura si gira a guardarla, mentre la signora, imperterrita, continua la visione. Il marito le dà una gomitata: "E' troppo forte, dici?"
Mentre il marito è nella vettura ristorante, salgono due donne straniere, che occupano il posto dell'uomo e quello di fronte. "Questo è il posto di mio marito. Quello libero è quello accanto al finestrino!" Le due donne non capiscono (o fanno finta di non capire) e restano lì. Il signore torna e si siede lato finestrino, lanciando uno sguardo furibondo alla moglie. Per completare la punizione, le nuove arrivate invadono tutto lo spazio con borse, borsine e borsette e i due si trovano molto ristretti. Viste le volte che hanno disturbato il capotreno inutilmente, ora che ne avrebbero tutto il diritto, tacciono, anche perché vicini alla destinazione.
Il karma esiste.
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