Dei libri dell'anno 54 : Amy e Isabelle
Due
sono le solitudini che vivono sotto lo stesso tetto, in una tranquilla
cittadina vicino a Boston, quella di Isabelle e di sua figlia Amy. La loro ė
una vita spenta e chiusa, nonostante, a conti fatti, la madre abbia neanche 34
anni, ma il carico di un doloroso segreto e la responsabilità della crescita, da
sola, della figlia le hanno tolto ogni vitalità. Con la ragazza ha un atteggiamento severo,
fatto di regole e privo di tenerezza e cura in maniera quasi maniacale l’ordine
e la pulizia della sua piccola casa.
Ė
l'estate più calda di sempre, ma lei non rinuncia alle calze, anche se la
stanza in cui lavora come segretaria è un forno per nulla rinfrescato dai
ventilatori. Nonostante sia fianco a fianco con tante donne, non ha un'amica e
la stessa posizione della sua casa, fuori dalla città e contigua ad un bosco,
indica la sua condizione di isolata. Isabelle desidera entrare nel gruppo delle donne
della sua chiesa, ma nessuno la invita e lei ha paura di proporsi. Intanto coltiva
un amore platonico per il suo capo, una figura insignificante che non ha
neanche contezza della situazione.
Amy, d'altro canto, è un'adolescente triste
e sola, alle prese con la trasformazione del suo corpo e con difficili
relazioni con i coetanei. Ha solo
un'amica, Sally, figlia adottiva di una famiglia "bene", con la quale
si confronta nella ricreazione, tra una sigaretta e l'altra. In questa situazione stagnante entra un
elemento di novità, il professor Robertson, che ha facile gioco nell'insinuarsi
nella sua ingenuità e che segnerà il definitivo crollo dell'equilibrio
faticosamente mantenuto. Dopo nulla sarà
più come prima e il filo che lega madre e figlia vedrà raggiungere le vette più
alte dell'odio e dell'amore. La madre
non riconosce più nella figlia la bambina che dipendeva da lei e che aspettava
in silenzio che lei si risvegliasse e la figlia, in piena protesta adolescenziale, le contesta la "senilità", la mancanza di sogni, di speranze, di
cultura. Isabelle, che non ha finito il college per crescerla, si rende conto
che Amy ha ragione e decide di dare una svolta alla sua vita: compra e legge
dei libri, e, per la prima volta, invita il capo e la moglie per un
dopocena. La preparazione accurata e
minuziosa di questo "ricevimento" è una delle pagine più indimenticabili del
romanzo e il tutto mentre anche Amy precipita nella più amara delle
disillusioni.
Nel romanzo c’è anche una bambina rapita e trovata morta, ma dietro il fatto di cronaca si nasconde la vita anche della ragazza, rapita e morta alla sua infanzia.
Il tutto in una sonnacchiosa cittadina in cui nulla è come appare, in cui dietro la facciata di rispettabilità si nascondono corruzione e marciume e l'unica forza capace di sostenere il mondo è la tenerezza e l'amicizia tra donne, quella che anche Isabelle scopre alla fine e che le darà la forza per confessare il proprio passato e dare un nuovo futuro a sé e alla figlia.
Nel romanzo c’è anche una bambina rapita e trovata morta, ma dietro il fatto di cronaca si nasconde la vita anche della ragazza, rapita e morta alla sua infanzia.
Il tutto in una sonnacchiosa cittadina in cui nulla è come appare, in cui dietro la facciata di rispettabilità si nascondono corruzione e marciume e l'unica forza capace di sostenere il mondo è la tenerezza e l'amicizia tra donne, quella che anche Isabelle scopre alla fine e che le darà la forza per confessare il proprio passato e dare un nuovo futuro a sé e alla figlia.
È
un romanzo al femminile, in cui gli uomini tutti fanno una pessima figura e in
cui vengono scandagliate tutte le sfaccettature dell'essere donna: ci sono figlie,
madri, mogli, amanti, amiche, colleghe, tra cui si generano dinamiche diverse,
spesso conflittuali, ma tutte sono comunque generatrici di vita.
C'è
dolore, disillusione, paura, ma c'è anche la solidità e la certezza di
determinati rapporti: Amy ufficialmente detesta la madre, ma la sua presenza le
dà sicurezza; Isabelle, che non ha mai aperto a nessuno la sua casa
perfettamente ordinata, apre anche il suo cuore e il suo soggiorno diventa un bivacco
che ricorda i pigiama-party della
giovinezza di tutte.
La
scrittura della Strout è potente. Le descrizioni ti fanno entrare dentro la storia
e il caldo torrido dei campi riarsi e delle pannocchie rachitiche fa sudare
anche te. Le descrizioni della natura, l'alternarsi del tempo e delle stagioni
passano anche sulla testa del lettore, che non riesce a lasciare il libro
finché non lo finisce.
Questo romanzo, per la madre di una figlia adolescente, tocca corde molto sensibili: la
scoperta improvvisa di avere a che fare con una donna e non con una bambina è
un'esperienza forte e dolorosa e vedere che tua figlia percorre le tue stesse strade e fa i tuoi stessi errori genera paura e turbamento.
Il confronto (e lo scontro) continuo logorano, ma
poi la figlia torna sempre dalla mamma: bisogna solo darle tempo.
per il Venerdì del Libro
per il Venerdì del Libro
Un libro molto interessante, grazie per averlo proposto, mi fido sempre delle tue recensioni. Buon fine settimana
RispondiEliminadavvero interessante... grazie!
RispondiElimina:*
Bellissima recensione per uno splendido romanzo.
RispondiEliminaIn questo libro ogni donna si ritrova ora come figlia,ora come madre,ora come innamorata delusa,chi di noi non ha provato l'attesa adrenalinica di un lui che non arriverà mai?,ora infine come amica,unico approdo talvolta in situazioni di emergenza.
Uno dei libri più belli e profondi che abbia mai letto e che mi riprometto di rileggere per cogliere ancora di più la bellezza della scrittura e la profondità delle riflessioni della Strout.