Di "problemi" estivi
Dolcezze era al mare, intenta a crogiolarsi al sole, quando nel gruppo famiglia è arrivato un messaggio: SONO ARRIVATI.
Nessuna specificazione, ma tutti hanno capito.
Da giorni si guardava con preoccupazione
la casa del vicino: lui era andato via, ma prima erano venute moglie e figlia a
fare grandi pulizie, segno inequivocabile di novità incombenti
imminenti. Ferragosto era passato senza conseguenze e già serpeggiava un certo
ottimismo. Forse per quest’anno non ci sarebbero stati problemi.
Pia illusione. Il laconico messaggio ha risvegliato timori
ancestrali e fatto presagire mattinate e pomeriggi impegnativi.
“Suvvia, non fasciamoci la testa prima del tempo. Ormai i
bambini sono cresciuti... Sicuramente la situazione sarà migliorata…”
PIA ILLUSIONE.
Il pianto continuo adesso è in stereo, la bambina continua a
fare capricci PER QUALSIASI COSA e il fratellino le è sodale. Siccome al
peggio non c’è fine e siamo in fase spannolinamento, al quadro generale si
aggiungono pipì in giardino e cacche per ogni dove. Il pomeriggio, poi, è una
tragedia: i piccoli rientrano presto dal mare, pranzano presto, vanno a fare la
pennichella e alle 15 sono allegri, pimpanti e ricaricati, con gran giubilo di
tutti i vicini. I poveri genitori,
tentando di ammansirli, sono più rumorosi di loro (e si capisce! sono ai lavori
forzati…) e, come allora, pregustano il rientro in ufficio. Il vicinato, a dire
il vero molto paziente (nessuno ha, finora, redarguito bambini e genitori)
conta i giorni e cerca di individuare i segni (ahimè ancora assenti)
dell’imminente partenza.
Persemprecucciolo chiede: “Ma noi eravamo così?” e
Dolcezze riconosce che, a dire la verità, non lo erano. Poi pensa che non sa
come saranno i suoi nipoti e tace: hanno da crescere…e cresceranno. Vedremo
l’anno prossimo.
Vi terrà aggiornati.
Immagino sia sgradevole e faticoso, però mi permetto di dire che con bimbi così piccoli l'origine del problema sta nelle dinamiche familiari e nell'incapacità dei genitori di smontarle, non nella natura dei piccoli. P.
RispondiEliminaDavanti a certi bambini le dinamiche familiari però peggiorano per forza di cose... difficile capire ma, se sei un perfetto estraneo, è difficile soprattutto sopportare Firmato: Murasaki che soffre da sempre di una forma piuttosto forte di complesso di Erode
RispondiEliminasono andata a leggere l'altro post sul tema (del 2023) e se non ho sbagliato i conti la bimba dovrebbe avere 6 anni. Ma veramente fa i capricci a 6 anni????
RispondiElimina@ tutti: mi sono interrogata anch'io su come sia possibile che col passare degli anni la situazione non cambi. Credo che su una componente "lagnosa" caratteriale si sia impiantata la tolleranza iniziale dei capricci della bimba per quella sorta di "rimorso" che molti genitori provano all'arrivo del secondo figlio nei riguardi del primo. Una volta legittimati, i capricci si sono moltiplicati a dismisura, sfuggendo totalmente al controllo genitoriale. La mamma è di una pazienza infinita, il padre molto meno, noi vicini siamo tolleranti perché si tratta di una settimana l'anno. fosse di più non so come andrebbe a finire.
RispondiElimina(adesso faccio pure lo psicologo da strapazzo...)
Appunto: quando ci sono situazioni così vistose c’è sempre qualcosa nell’approccio dei genitori che non quadra. P.
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