Dei libri dell'anno 93: Piccoli suicidi tra amici


Una storia esilarante,  che, dietro l'apparente "follia", nasconde riflessioni profonde sulla vita e sulla morte. 

Un uomo (non sperate nei nomi dei personaggi...improponibili!) a seguito dell'ennesimo fallimento  decide di suicidarsi in un fienile, ma lo trova occupato da un altro aspirante suicida, un colonnello, che lui stesso salva, sciogliendo il nodo della corda. Parte da qui una storia incredibile.  I due, reciprocamente grati, decidono di mettere a frutto la loro esperienza aiutando altri aspiranti suicidi a portare a termine il loro proposito.  Organizzano quindi un convegno invitando, tramite un annuncio sui giornali, quanti vogliano riflettere sull'argomento. Arrivano 600 aspiranti (non per niente la Finlandia è la terra dei suicidi...) e bisognerà organizzarli. Il colonnello assumerà il ruolo di guida e di pianificazione e "arruolerà" sempre nuove truppe, in base alle loro capacità. Entrano in gioco sempre nuovi personaggi improponibili, uniti però  da reali espressioni di dolore. Si aggiunge il proprietario di un pullman di superlusso che si offre di accompagnare tutti i rimasti in un ultimo volo da Capo Horn. Comincia quindi un folle viaggio, accompagnato da bevute e mangiate, ma durante il percorso la forza della vita prevale sul desiderio di morte e non se ne farà niente. Gli aspiranti suicidi cambiano progressivamente il luogo della "destinazione finale", fino all'inevitabile conclusione. 

Il viaggio vede episodi incredibili: ragazze che turbano la quiete dei vinaioli alsaziani, racconti surreali a sfondo naturalistico, goffi tentativi di suicidio che a volte riescono e a volte no, ma soprattutto, capolavoro assoluto che mi ha fatto letteralmente sganasciare dalle risate, una rissa con degli skinheads tedeschi organizzata e combattuta seguendo strategie militari. Alla fine della giostra, ci sarà veramente un "folle volo", ma anche allora niente sarà come appare.

Libro godibilissimo, che ci ricorda che i nostri problemi, visti da lontano e con una prospettiva diversa, sono più piccoli di come appaiono, che l'amicizia è veramente un gran conforto nel nostro cammino quotidiano e che sarà pure difficile vivere...ma morire è peggio.

Commenti

  1. Ho letto alcuni libri di Arto Paaslinna e mi sono piaciuti, in particolare l' anno della lepre... peccato che i libri di iperborea abbiano quel formato così scomodo da tenere in mano 😅

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  2. Io invece ho letto solo l'anno della lepre, ma sarebbe forse il momento di allargarmi Il formato ha effettivamente i suoi pro e i suoi contro, (immagino che prima o poi un pro mi verrà in mente).

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    1. L'unico pro è la compattezza. Il formato occupa decisamente meno spazio nella libreria e vanno bene pure gli scaffali poco profondi. A parte questo...nulla!

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