Di cose che non vorresti mai vedere 20

Quando Dolcezze era al liceo, aveva un professore di Lettere noto per essere particolarmente svagato. Durante le spiegazioni si fermava guardando in un punto indistinto, mentre interrogava faceva ghirigori su pile di fogli che poi seminava qua e là, dopo tre anni non ricordava un nome e, horribile dictu atque visu, una mattina era venuto a scuola con un mocassino nero e uno marrone. Quando quel giorno,  intercettando gli sguardi perplessi degli alunni, si era reso conto dell'incresciosa situazione, si era giustificato con la notte insonne dovuta alle coliche del terzogenito neonato e aveva cercato comprensione nei 27 diciassettenni che lo guardavano fra il divertito e lo sconvolto. Ovviamente nessuno degli allievi lo aveva giustificato e questo  lo aveva reso -DEFINITIVAMENTE- oggetto di pubblico ludibrio ( e, ahimè,  ancora oggi il suo passaggio nella classe lascia solo questo ricordo).

Stamattina Dolcezze si è vestita in fretta, con ancora le tapparelle abbassate, perché,  nonostante la sveglia antelucana, aveva perso abbastanza tempo per le faccende "domestiche". Ha indossato  pantaloni, un maglione nero con fiorellini arancioni e, nonostante l'abbinamento non fosse granché,  un piumino fucsia (del resto il piumino abbottonato non lasciava vedere la maglia e non aveva nessuna voglia di prendere quello nero nell'armadio).

Arrivata a scuola, mentre si siede nell'aula vuota, visto che i ragazzi sono in gita e l'unica presente è  in ritardo, abbassa lo sguardo e vede I PANTALONI BLU.  

Ricapitolando: l'outfit di Dolcezze stamattina prevedeva maglione nero a fiorellini arancioni, pantaloni blu, scarpe nere e piumino fucsia. 

La sua reputazione è stata salvata dall'intervento della Stella (che ha portato i pantaloni neri) e dall'assenza della classe. 

Per la serie "u iabbu arriva e 'a iastima no".

(ma voi comprendete Dolcezze, vero?)