Delle Cronache di Villa Arzilla 81

La Genitrice ha preso di nuovo il Covid, di nuovo grazie alla badante, ma ovviamente nessuno le dà colpe, visto che ormai tutte le precauzioni sono saltate e il morbo infuria bellamente nell'orbe terracqueo. 

Lei, a dire il vero, non lo sa, perché andrebbe in affanno, per cui è convinta di aver avuto un po’ di influenza e niente di più. Dolcezze, però, non vuole rischiare e si tiene “lontana” per un paio di giorni, accampando scuse di ogni genere. 

Alla terza mattina, Dolcezze chiama la Genitrice: 

Buongiorno, Come va?“ 

“Al solito, lo sai che la mattina sto sempre male” 

“E la pressione?”

“Al solito“

“Bene. Oggi non posso passare, perché sono in ritardo. Ci sentiamo dopo” 

“Ma sei Dolcezze?” 

“Sì, Genitrice. Non mi avevi riconosciuto?”

“Ahi , ahi! Sto malissimo! Sto morendo…” 

“…”


Commenti

  1. Quanta tenerezza e quanta pazienza . Ciao Dolcezze E un saluto alla tua mamma.
    sinforosa

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    1. E sì. All’arrabbiatura immediata subentra la tenerezza. Pazienza!

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  2. Ma lasciala perdere! Non so perché fa così ma davvero è esagerato. Vacci quando ti va, ma il senso del dovere, per non parlare dell’affetto, qui sono pervertiti da una sorta di sadismo, non serve a nulla e a nessuno. P.

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    1. Più che altro è il bisogno quasi fisico di vedermi e stare con me. È un ritorno all’infanzia, con la differenza che non vuole stare con la mamma, ma con la figlia. A volte è gravoso, ma la capisco.

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    2. Ma sì ma è il modo contorto con cui lo esprime e direi anche la scarsa gratitudine che dimostra. Sembra più una pressione continua per non lasciarti staccare da sé. P.

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  3. Unica! Le inventa tutte pur di averti vicina.
    Ma a quell'età si torna bambini e bisogna avere pazienza, anzi di più

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  4. (sospironissimo) Ah, le trappole dell'amore... 🙄 E quanto mi ricorda la mia povera nonna!

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  5. E sono la solita, distrattissima, Murasaki 💙

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  6. Anche mia nonna le cercava tutte per non stare da sola (e non era mai da sola), ad una certa età probabilmente la solitudine diventa un' ombra insopportabile e terrificante, ci si arrabbia è vero, a volte ci penso e mi chiedo: ma noi da vecchi come saremo?

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    1. C’è la paura della solitudine è quella, ancora più forte, di morire da soli. Io mi dico “ non farò mai così “, ma temo che poi, giunti al dunque, tutti ci comporteremo così, ahimè 😩

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