Di genitori in vacanza



Quest’anno al Buen Retiro c’è stata una novità: il vicino, che è un po’ duro d'orecchi ma quasi sempre solo, ha pensato bene di cedere la sua casetta a un nipote che vive al nord, perché potesse trascorrere qualche giorno di vacanza al mare con la sua famiglia. Cosa bellissima, vero? Peccato che il nipote avesse due bambini, una femmina di 4 anni e un maschietto di 10 mesi. 

Se state pensando che Dolcezze voglia lamentarsi per il disturbo arrecatole, vi sbagliate di grosso: da madre neppure tanto vecchia, non può certo non sopportare il normale trambusto che due bambini procurano, ma indubbiamente è tornata indietro nel tempo (e non ha mai potuto riposare il pomeriggio!). 

La bambina, infatti, probabilmente gelosa del fratellino, piangeva sempre: se si andava al mare, se la portavano in piscina, se mangiava, se non mangiava, perché non voleva il costume rosa o perché voleva il costume rosa. Un incubo. E il suo pianto non era un semplice pianto, ma un crescendo rossiniano, con acuti striduli e strepiti incontrollabili: pareva che la ammazzassero. 

Un pomeriggio Dolcezze sente questo dialogo: “Ma cosa le manca? Mangia, dorme, gioca, va in piscina…cos’altro possiamo fare?” E il papà: “Non ho idea. Per conto mio non vedo l’ora che sia martedì” “Ah, ah! Ma rientri al lavoro già lunedì!” “ Sì, ma martedì finisco alle 19! Altro che ferie! Con ferie così, moooolto meglio andare in ufficio!”

Oggi Dolcezze è andata a chiudere il Buen Retiro e quando il vicino le ha detto: "I ragazzi sono partiti: è triste tornare al lavoro dopo le vacanze..." ha avuto la visione del nipote con cappellino di carta e trombetta  che fa il trenino per festeggiare il rientro in servizio... 

Commenti

  1. È proprio così, ci si riposa andando in ufficio, è brutto da dire ma è vero, e vivere delle giornate così come le hai descritte è molto frustrante per tutti, bambini e genitori... però le giornate "sì" sono meravigliose.

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