Di Cronache da un viaggio: Lourdes (I parte)

Dolcezze e Amato Bene (in questa occasione denominati Cariatide e Telamone) decidono di realizzare il progetto dei tempi delle nozze d'argento, cioè andare a Lourdes. Allora il programma era fallito per il Covid, poi l'aggravamento della Genitrice aveva decisamente sconsigliato ogni spostamento e la cosa era finita lì. Quest'anno, vuoi perché la situazione generale di Villa Arzilla è stazionaria, vuoi perché c'è stato il compleanno tondo e il regalo era un viaggio, hanno pensato che fosse il momento giusto per l'avventura. 

E mai termine fu più indicato, visto che, al muoversi dei nostri due, le Furie si sono scatenate e l'aeroporto di Catania è andato in tilt (questo è il vero motivo dell'incendio dell'aeroporto, altro che la stampante difettosa!)

I due arrivano col pullman al terminal con grande anticipo e trovano un gran bivacco: una tensostruttura accoglie i malcapitati passeggeri in partenza. Al centro della sala, fra gli altri,  un popolo di accampati, stravaccati su valigie e zaini: uomini, donne e bambini. Tutti biondissimi, tutti bellissimi, un po’ confusi dalla ressa, ma tranquilli nell’attendere informazioni che vengono date…A VOCE. Una donna, armata di tablet e megafono, entra, infatti, periodicamente e, nuovo Caronte, raccoglie le anime disperse e le porta con sé. 


Caldo, tanto, ma, stranamente, nessuno si agita. Sarà la forza della disperazione a dare la rassegnazione.

All’improvviso un grido: “Oslo!” E risuona un barbarico YAWP sui tetti del mondo. O forse è solo un urlo vichingo.
Il centro della sala si svuota. E gli altri rimangono ad aspettare. 

Il tabellone continua a sfornare voli dirottati fra Trapani e Comiso o, peggio, annullati.
Dolcezze confida in una raccomandazione superiore (vista la destinazione) per non dover partire da un altro aeroporto.
Finalmente la voce urla: "Lourdes" e gli aspiranti passeggeri vengono invitati a passare al terminal C per consegnare i bagagli. Cariatide e Telamone pensano (ILLUSI!) che, varcata la soglia, si troveranno in una sala normale...ERRORE! 
Se si vuole avere l’idea di una bolgia infernale…è quella che i due malcapitati (e i loro compagni di sventura) si trovano davanti.


Tutti i chiamati prima SONO ANCORA LA', PIU' AMMASSATI CHE PRIA. I poveri dipendenti dell’aeroporto cercano di smistare in file improbabili i passeggeri dei singoli voli. Un gruppo di miserandi studenti in partenza per Francoforte occupa mezza sala e i tapini, ormai, giacciono senza forze sui bagagli . Occorre dire che, però, l’acqua non manca, anzi viene gratuitamente distribuita. La folla cosmopolita continua ad essere pazientissima, finché si blocca il corridoio dei bagagli e per fare il check-in occorre scavalcarli. 
I nostri arrivano finalmente alla meta e abbandonano le loro valigie, convinti che, visto il caos, dovranno riprenderle a Monaco o Francoforte e poi si recano ai controlli. Qui la confusione regna sovrana e i due vengono spinti nella fila per Roma, per quanto cerchino di far capire che loro devono andare a Lourdes. Finalmente riescono a scavalcare e passano. Vengono immediatamente imbarcati sull'aereo, che ha una scritta che pare di buon auspicio,


ma non vedono i loro compagni con cui avevano condiviso la meravigliosa attesa. Terribili domande affollano la mente: hanno sbagliato gli altri, oppure i due sono saliti sull'aereo sbagliato? No, tutto giusto. Il problema è che un gruppo corposo è rimasto intrappolato alla consegna bagagli e verrà "rilasciato" solo dopo un'ora. Il ritardo sulla partenza, a questo punto, è di tre ore. 
L'aereo con temperature polari riesce a far dimenticare il caldo torrido patito nella mattinata. 
Finalmente si sbarca in un aeroporto DESERTO e con 17° di temperatura a fronte dei 34° lasciati a Catania. 
E si comincia. 
(continua)


Commenti

  1. E verrebbe da dire che, con tutti gli intralci e i contrattempi che vi capitano da qualche tempo a questa parte dovreste andare a farvi benedire (da noi dopo un racconto particolarmente tormentato usa la frase "Hai provato a chiedere una benedizione all'arcivescovo di Firenze?"). Ma appunto vi stavate recando in uno dei luoghi più potenti sotto questo aspetto... o meglio STAVATE PROVANDO ad andarci, ma siete incappati in quello che credo sia stato il giorno più tormentato di Catania da molti decenni.
    OK, spero che il resto del viaggio sia stato meno drammatico💙

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    1. Il resto del viaggio è stato bellissimo, a parte il rientro con volo dirottato…

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  2. Si vede che questo viaggio era proprio da fare, come un vero pellegrinaggio di un tempo.

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    1. Ho detto a mio marito la stessa cosa: un pellegrinaggio come quelli medievali, in cui si faceva testamento prima di partire…

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  3. Io partivo con il treno bianco, 36 ore di viaggio senza aria condizionata, a luglio, in vagoni che più vecchi non potevano essere ,e con la certezza che il ritorno sarebbe stato identico .
    L'incendio a Catania è stato un disastro per la Sicilia e voi siete incappati in una situazione veramente terribile.
    Complimenti per la resistenza!

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