Di gabbi e vendette della sorte 3

 



PREMESSA: Dolcezze, lo sapete tutti, ama pizzi e ricami: sarà pure fuori moda ma, soprattutto nei giorni speciali, abbellisce i bagni di asciugamani importanti e la sala da pranzo di tovaglie raffinate. Quando poi va da Suocera e Genitrice, è sua cura controllare tutti i centrini, non sia mai che qualcuno sia al rovescio. Sull’argomento è talmente sensibile che viene costantemente presa in giro e, addirittura, ha nelle orecchie un famoso “Verrà un giorno…”, di manzoniana memoria, scappato alla Genitrice, particolarmente infastidita dall’ennesimo rimbrotto. 

Compleanno dell’Amato Bene: Dolcezze organizza il festeggiamento e prepara dolci. Per il buffet decide di tirare fuori dalla cassapanca una tovaglia di lino importante , frutto delle mani d’oro delle Zie, mai esposta in questi anni, proprio per la preziosità del lavoro. La mette all’aria, la stira con cura e la stende sul tavolo. Dispone il centrotavola, fotografa il tutto per farlo vedere alla Genitrice e, al momento giusto, allestisce il buffet. La tovaglia è bellissima e Dolcezze la ammira compiaciuta. Mentre con le ospiti si parla della particolarità del ricamo, vede Sorella toccare l’orlo, poi guardare con attenzione ed esclamare: “Ma è al rovescio!”

Inutile ricordare che l’accuratezza del ricamo fa sì che il rovescio sia perfetto: Dolcezze comprende che quel “giorno” è arrivato. 

La sua ὕβρις è stata punita.

Commenti

  1. Be’ la punizione non è stata esemplare, perché quasi quasi non ce ne si accorgeva (-; Ma perché tieni simili meraviglie a ingiallire nei cassetti? Ne avessi io! P.

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    1. Io uso tutto! Questa tovaglia, nello specifico, l’avevo tenuta da canto per mia figlia

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  2. Vorresti dire che non c'è stata nessuna macchia degna di nota a fine buffet? :D

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    1. Ma certo! Immediatamente lavata, è già stata riposta nella cassapanca

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