Di cose che non vorresti mai sentire 13

L'Erede ha deciso, obtorto collo a dire il vero, di rientrare "in patria" per conseguire una specializzazione che lo impegnerà per un anno; per questo, obtortissimo* collo, ha dovuto lasciare la sua bella casetta da studente. 

Ovviamente era necessario svuotarla... Dolcezze e Amato Bene sono partiti con la loro automobile, contando di approfittare di questi giorni "obbligati" di lontananza da Villa Arzilla per fare i turisti in Emilia. 

Contavano, appunto.

Lo svuotamento della casa dell'Erede si è rivelato più impegnativo e complesso del previsto: a quanto noto (biancheria, suppellettili da cucina e da tavola, fornetto, sedia e lampade da scrivania) si sono aggiunti nuovi, abbondanti e ingombranti “impedimenta” che hanno costretto i miseri genitori a turni continuati di lavoro. Risultato: i due hanno fatto i turisti solo a Bologna e poi hanno caricato l’automobile con un’infinità di valigie, scatole e buste varie.

Complice la presenza di ampie librerie, l’Erede aveva in casa 92 (novantadue, sic!) libri, non di studio, beninteso, con cui sono stati riempiti quattro scatoloni. E quando la povera Dolcezze si è lamentata, lui, imperturbabile: “Ma non sei tu quella che ha sempre detto che i libri non sono mai abbastanza?”

Per la serie “cornuta e bastonata”.

*licenza poetica 😉