Delle cronache di Villa Arzilla 72
Da un po’ di tempo-responsabili le difficili congiunture del periodo- Dolcezze è funestata da un’implacabile insomnia, che non le permette di dormire quanto vorrebbe e la costringe a risvegli antelucani. Di ciò ella si lamenta continuamente, rimpiangendo gli anni in cui nemmeno i terremoti riuscivano ad allontanarla dalle braccia di Morfeo.
Stamane, come al
solito, Dolcezze si alza presto, prepara il
caffè, controlla la posta. Alle 6.00
squilla il telefono: è il numero della Genitrice e le monta l'ansia, visto che
negli ultimi giorni la badante ha chiamato più volte perché c’era qualche
problema. Con il cuore in gola Dolcezze
alza la cornetta. “Buongiorno. Ti
ricordi che non ho ancora la richiesta delle analisi?” “Genitrice, la richiesta
ce l’ha già il laboratorio. E poi
l’infermiere non ha detto che oggi ritarda e verrà alle 9.00?” “Sì, ma temevo
che tu non avessi predisposto tutto”. Dolcezze per riprendersi ha bisogno di
un’ora e non si dilunga sulle conseguenze dello spavento. Prima di andare a
scuola, però, va dalla Genitrice e le fa
una ramanzina: “Ti rendi conto che mi hai atterrito? Tu non puoi chiamarmi
alle 6.00 del mattino per una sciocchezza! Se il telefono squilla a quell’ora
penso a una disgrazia, se poi vedo il
tuo numero, penso che tu stia male!” “Ma,
scusami, tu non sei già sveglia a quell’ora? Non dici sempre che ti alzi alle
5.00? “...”
Non c'è niente da fare, hanno sempre ragione loro 😅
RispondiEliminasempre
Eliminaavranno sempre paura che noi ci dimentichiamo di qualcosa o li abbandoniamo!
RispondiEliminanon so se è questo. Più facilmente, penso, è il diverso computo del tempo
EliminaE il bello è che dal suo punto di vista ci ha pure ragione... (solidarietà piena e assoluta per il coccolone che ti sei presa)
RispondiEliminaMurasaki
Ancora tremo...
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