Delle follie della quarantena 6
La Quarantena è finita. L’ultimo tampone dell’ultimo contagiato ha dato esito negativo e, finalmente, le porte delle camere si aprono e si riprende a vivere tutti insieme. Dopo 17 giorni di mascherina, guanti, disinfettante, candeggina e sterilizzazioni, Dolcezze accede all’ultima stanza finalmente riaperta e, in preda alla folle frenesia da casalinga disperata, raccoglie bottiglie vuote, vestiti ammucchiati e, soprattutto, si avvicina al letto di dolore. Toglie piumone e coperta, prende lenzuola e federe, ne fa un mucchio per lavare tutto e avanza verso la lavatrice. E, con la montagna di biancheria sporca in braccio, non può non pensare al Griso, che prima si era guardato bene dall’avvicinarsi a don Rodrigo appestato e poi era messo a scuotere i suoi vestiti per recuperare ogni spicciolo e così, nel giro di ventiquattro ore, si era trovato morto stecchito senza neanche passare per il lazzaretto.
Se non avrete notizie di Dolcezze nei prossimi giorni…PREOCCUPATEVI!
Non mancheremo!
RispondiEliminaMitica Dolcezza! Al tempo del Griso però ancora i tamponi non esistevano....quindi....avanza tranquilla verso la lavatrice...tanto ormai quello che è stato è stato! :)
RispondiEliminaQuando ho cominciato a leggere il post ho pensato alla stessa cosa...sarà grave? 😘😘
RispondiEliminaBentornati alla normalità,
RispondiEliminaMemore del Griso citato da lei prof, quando si è trattato dei panni del mio attuale appestato ho fatto fare adeguata quarantena al sole anche ai suoi di panni, confidando nella potenza disinfettante degli UVA..
RispondiEliminaGrazie della citazione, l'ho presa come suggerimento
Betty