Del vaso delle Danaidi
Nel mito greco troviamo spesso delle punizioni esemplari per i colpevoli di vari crimini, e occorre dire che la fantasia degli antichi era veramente fantastica. C’è Tantalo, che muore di fame e di sete in un giardino pieno di frutti e acque, c’è Sisifo, costretto a spingere in cima alla montagna un enorme masso che poi rotola giù e lo costringe a ricominciare da capo ogni volta in un loop infinito, e ci sono le figlie di Danao, condannate per l’eternità a riempire acqua in vasi senza fondo.
Secondo gli antichi, le ragazze l'avevano fatta grossa (oggi diremmo che avevano fatto valere il proprio diritto di autodeterminazione, esagerando un po', a dire il vero): costrette a sposare uomini che non volevano, li avevano uccisi nella prima notte di nozze.
Anche la loro punizione è espressione della considerazione delle donne in quel tempo: l'essere costrette a compiere per l'eternità un’azione inutile e sterile rivela l’inutilità e la sterilità della loro esistenza (visto che sono senza marito e figli).
Dolcezze pensa a loro ogni sera e si chiede quale sia la colpa che deve espiare, anche se la sua pena è opposta a quella delle Danaidi: loro riempiono e i loro vasi sono sempre vuoti, lei si affanna a svuotare e il suo vaso cesto è sempre pieno.
Il cesto della biancheria.
se non ci fossi dovrebbero inventarti, troppo simpatica 😂 quel cesto è una punizione per molte, ahimè
RispondiEliminaPer tutte, mi sa...
EliminaMi hai fatto morire 🤣
RispondiElimina🤣
Eliminaio anni fa mi dissi che era l'ora di farla finita con le ceste della biancheria da sistemare e allora iniziai a piegare e stirare subito ogni cosa e così ho sempre fatto...mi dava troppo pensiero il cesto da sistemare, era un incubo :-(... Buona serata Dolcezze :-)
RispondiEliminaAnch’io ho ridotto molto la biancheria da stirare, ma quella da lavare è senza fine
EliminaVedila così, vuol dire che hai tanta gente attorno!! Buon anno Dolcezze!!
RispondiEliminaIn effetti hai proprio ragione. Onori ed oneri di una famiglia grande
EliminaCi sono momenti in cui il mio cesto della biancheria assume le sembianze di un albero di Natale... E il maggiore contributor è mio figlio...
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