Delle cronache di Villa Arzilla 68

A causa del Covid le visite alla Zia nella casa di riposo sono contingentate e rigorosamente per appuntamento.  Dolcezze e Sorella si dividono i due giorni e così vedono la Zia due volte la settimana.  Una folle serie di impegni scolastici impedisce, però,  a Dolcezze di fare la visita nel giorno fissato per lei e quindi decide di fare un salto veloce in quello di Sorella, dividendo il tempo con lei. Per le suddette restrizioni anticovid, le due entrano in due orari diversi.

Sorella incontra Zia: "Come ti senti?"  "Bene, bene. Mangio cose buone e tutti sono gentili." "Hai bisogno di qualcosa?" "No, ho tutto, non mi manca niente"

Entra Dolcezze: "Zia, come andiamo?" "Male, male...Mi fa male la schiena e poi ho un dolore fisso ad un piede" "E lo hai detto al medico?" "No, no: tanto qui non mi pensa nessuno. Non si ricordano che non mangio formaggio e mi fanno sparire le cose"  "Ma cosa dici mai?" "È così, altroché! È sparito il borotalco che mi avevi portato...Anzi, ricordati di comprarmelo di nuovo e comprami anche un altro paio di pantaloni." "Ma, Zia, a Sorella stamattina hai detto che andava tutto bene e non ti serviva niente! Figurati che mi aveva consigliato di non venire anch'io oggi!" "E sì! A lei non le racconto queste cose: non la voglio preoccupare e non voglio impegnarla. Sai com'è...lei ha tanti pensieri...la scuola, la casa, il marito, tre figli..."

"..."

Commenti

  1. Nella vita ci vuole fortuna, cantava Nada.

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  2. E giustamente tu, che vivi sotto un ponte ma del tutto libera da impegni familiari né hai avuto più a che fare con la scuola dal giorno del diploma, hai più tempo per ascoltare i suoi problemi.
    In un certo senso ti ha fatto un complimento, perché mentre la tua sciamannata sorella a malapena riesce a badare alle sue cose, tu, che sei molto più capace e organizzata di lei hai tempo anche per badare alle sue cose.
    Conosco molto bene quel tipo di meccanica familiare perché entrambi i miei genitori erano "quelli che non avevano problemi e a cui ci si poteva rivolgere". E mentre con mio padre il discorso aveva pure qualche giustificazione, la sorella di mia madre era, esattamente come mia madre e come te, un'eccellente macchina da guerra capace di gestire di tutto e di più, e non sono mai riuscita bene a capire come mai in famiglia fosse ritenuta quella meno affidabile - forse solo perché aveva sette anni in meno e quindi era stata molto più a lungo "la bambina".

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  3. Che abbia confuso le sorelle?!? Ciao

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  4. È brutto da dire, lo so, ma mi hai fatto morire dal ridere :D
    Tu sei il mio mito, sappilo!

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