Di badanti (parte 4° e, si spera, ultima)

foto dal web

Qualche settimana fa Dolcezze vi aveva comunicato la grande novità: vista l'impossibilità di trovare una badante che l'aiutasse ad accudire la Genitrice, aveva deciso di portarla a casa sua. Anche a casa Dolcezze, però, ci sarebbe stato bisogno d'aiuto, visto che al mattino la Genitrice non poteva rimanere sola. Facile a dirsi, ma non a farsi: 

"Io sono disponibile dalle 9 alle 13/ io faccio solo compagnia/ io posso preparare solo qualcosa da mangiare/ io non posso fare lavori pesanti/ se c'è da sollevare, voglio un aiuto" etc. etc

Dolcezze era ormai del tutto esasperata e la Genitrice aveva sentenziato: "Basta! Ricoveratemi in una struttura!" (che già in genere non è una buona idea, ma in tempi di Covid è una PESSIMA idea), quand'ecco che all'improvviso arrivano ben tre telefonate a cui seguono tre colloqui (gli ennesimi): 

La prima: "Lei è disponibile subito?" "Da lunedì, sono ancora in ferie" "Va bene. E mi dica...lei è vaccinata?" "No" "E quando farà il vaccino? " "Mai! Io sto bene, non vedo perché devo mettere dentro mio corpo veleno"

La seconda arriva accompagnata da un interprete, anche perché è chiaro che non conosce una parola di italiano: "Mi scusi, ma per telefono io mi sono accordata con una donna che parlava benissimo" L'interprete: "Sì, un'amica. Aveva paura che tu non volessi incontrarla se avessi saputo che non conosce una parola" "E non pensava che ora me ne sarei accorta? La Genitrice come potrebbe farle conoscere le sue necessità?"

La terza non si presenta neanche all'appuntamento e, quando ormai Dolcezze vede davanti a sé il buio più buio, a tarda sera riceve una telefonata: "Signora, se ancora non hai trovato, ho una soluzione: ci sarebbe una famiglia, una coppia con un figlio. Hanno bisogno di un alloggio perché la signora dove lavoravano è morta. Se vuoi, possono venire." Detto fatto: habemus badantes (e pure tanta vita con un meraviglioso bambino). La Genitrice ha ripreso a dirigere le operazioni e a preoccuparsi della salute fisica e spirituale del gruppo ("Il bambino non è battezzato: dovete fargli il catechismo!"), Dolcezze medita sulla provvidenzialità degli eventi e ha concluso che tutto l'inferno di questa terribile estate era finalizzato a preparare una casa per questa famiglia. 

E la Genitrice: "Ora devo stare bene per forza! Non posso certo morire e lasciarli di nuovo in mezzo alla strada!"