Del primo giorno di scuola (posticipato)
Per una strana congiuntura che ha visto convergere l'orario ridotto e l'entrata scaglionata delle classi, il primo giorno di scuola per Dolcezze è stato oggi, contro ogni scaramanzia da venerdì 17. All'arrivo, quando ha visto la folla di studenti davanti all'istituto, in prima battuta ha pensato che era decisamente un assembramento, poi, al pensiero che da un anno e mezzo non vedeva niente del genere, si è commossa: forse si riparte davvero.
La prima ora era in Terza. Nihil sub sole novum: Wiki sempre logorroico, Bello sempre sciupafemmine, Piccolo sempre sdraiato sul banco. La discussione su Il nome della rosa va per le lunghe e il tempo vola. In seconda ora si va in scena nella nuova Prima: tutti gli effetti speciali studiati e sperimentati in anni e anni di carriera vengono utilizzati. Tanti maschi e poche femmine, secondo tradizione, e già dopo un'ora Dolcezze ha inquadrato il suo tutor informatico, la segretaria e il comico della classe. Per colpa della Grazie alla mascherina non ha potuto vedere i sorrisi dei ragazzi, ma i loro occhi che brillavano sì: c'è tanta speranza, in loro e in tutti noi.
E' stato faticosissimo tenere la mascherina e continuare a parlare, soprattutto visti i 36° e lo scirocco, ma avere TUTTA la classe davanti è sembrato un miracolo.
Ora confidiamo che quest'anno scolastico, il terzo della pandemia, sia più o meno normale. Incrociamo le dita.
buon anno!
RispondiEliminaGrazie!
EliminaMio figlio inizierà lunedì a frequentare la prima elementare e, nella sua scuola, non gli permetteranno di abbassare la mascherina nemmeno quando sarà regolarmente seduto al banco, distanziato dagli altri.
RispondiEliminaConsiderando che indossa gli occhiali e che qui ci sono ancora trenta gradi, mi viene da piangere per lui.
Però incrocio le dita perché non debba sperimentare la DAD.
La mascherina è un tormento, ma se serve…
EliminaSuper blog
RispondiEliminaGrazie!
EliminaPlease read my post
RispondiEliminaapprofitto di questo post scolastico, se posso, per fare una domanda all'insegnante di lettere: mia figlia sta inizando la seconda liceo scientifico e quest anno è previsto lo studio dei promessi sposi. Com'è che si passa dai poemi omerici in prima ai promessi sposi? e tutto quello che c'è nel mezzo??
RispondiEliminagrazie e buon inizio!
Il biennio è per conoscere i generi ed acquisire le competenze di lettura e analisi. Come ricorda Murasaki, prima al liceo si leggeva l’Eneide il primo anno e i Promessi sposi il secondo. Ora il primo anno si legge uno spezzatino di epica , il secondo si continua a leggere Manzoni, che in un solo romanzo unisce lingua, storia e contenuti morali. In sé non è obbligatorio, ma dovrebbe essere sostituito da un romanzo di pari valore(un po’ difficile da trovare)
EliminaInfatti mi ricordo che anche io avevo fatto i Promessi Sposi in seconda superiore, o forse addirittura in prima (io "nasco" perito aziendale)
Eliminagrazie!
Tanti, tanti auguri. E aggiungo: In God We Trust (e aggiungo anche la celebre battuta dell'Operazione Sottoveste : "Ce la faremo, se Dio ci dà una mano. Ma dovrà proprio impegnarsi, eh")
RispondiEliminaMoltissimo!
EliminaLa risposta sui Promessi Sposi la lascio a te. Posso solo dire che è un'illustre tradizione che già era in vigore ai miei tempi, quaranta e passa anni fa: Eneide al primo anno, Promessi Sposi al secondo.
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