Dei libri che salvano



A che servono i libri? Questa è la domanda che, sempre più spesso, i ragazzi pongono a scuola, quando Dolcezze comincia coi suoi "consigli". Fino a questo momento le sue risposte sono state quelle classiche: "Si legge per diletto, per conoscere mondi nuovi, per confrontarsi con realtà diverse dalle nostre, per imparare a scrivere meglio, per riflettere su noi e il mondo" etc.etc. Dopo quest'estate aggiungerà un'altra risposta: "Per salvarci". E poi spiegherà il perché.

Tra luglio e agosto Dolcezze ha letto 20 libri, e di questi solo uno con meno di 100 pagine. Alcuni sono stati molto impegnativi, altri di pura evasione, qualche giallo, qualche capolavoro. Tutti l'hanno accompagnata nelle notti insonni e nei pomeriggi soporosi, quando finalmente diminuivano le necessità della Genitrice e Dolcezze era più libera. Niente ricamo (troppa roba da portarsi dietro), l'uncinetto solo per compagnia (non appena lo prendeva in mano veniva chiamata), niente televisione (avete idea di cosa c'è in estate in tv?), niente internet, niente telefonino ("sei sempre al cellulare!"), caldo torrido, la famiglia al mare e solo i libri per compagnia.

Grazie ai libri Dolcezze è tornata a Firenze, ha parlato con Leopardi, ha ammirato la forza di Jessie Burdette e camminato per le strade di  Gerusalemme con Shemuel Asch, ha investigato con Philo Vance, ha partecipato al matrimonio della regina Elisabetta, ha ritrovato l'Arminuta e Adriana e così è uscita dalla stanza con l'aria condizionata in cui era chiusa. 

Senza i libri non ce l'avrebbe fatta.

Si parva licet componere magnis, Dolcezze ha ripensato a quella pagina bellissima di Se questo è un uomo in cui Primo cerca di tradurre il canto di Ulisse al suo compagno, citandolo a memoria, cercando le parole giuste e ben consapevole che ricordare era RIMANERE IN VITA, perché la poesia è degli uomini ed è eterna. 

I libri salvano, perché ci ricordano che c'è ALTRO oltre le difficoltà della quotidianità, perché ci innalzano dalla terra in cui giacciamo esausti e ci portano ALTROVE. 

I libri salvano, raccontano e ci raccontano.

Commenti

  1. di tutta questa montagna non ne ho letto nemmeno uno. Dovrò correre ai ripari! (però ho letto altro eh ;-) )

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    1. Questi erano i libri che avevo portato al mare prima dell’estate, quando immaginavo vacanze “ normali” . Qualcuno è ancora sul comodino, ma ne ho letti una dozzina dal Kindle.

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  2. I libri sono compagni fedeli. Aspettano il loro turno e poi dispiegano le loro meraviglie, quando ne sono provvisti. La tua riflessione mi trova d'accordo ma io soffro del blocco del lettore e quindi nei momenti difficili non c'è niente che possa salvarmi,neanche i libri.

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    1. Spero che tu superi questo momento: i libri fanno molta compagnia

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  3. Da poco ho scoperto che non solo i libri, ma anche proprio lo studio è salvezza. Se me lo evssero deto al Liuceo non credo ci avrei creduto.
    I libri sono quelli in foto? Sto leggendo anche io la Signora di Wildfell Hall, poi ci confrontiamo.

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