Dei piatti della tradizione di casa Dolcezze: Melanzanine ripiene
La melanzana è la regina della cucina siciliana: bollita, arrostita, fritta, in polpette, in caponata, in parmigiana, a cotolette, ad involtini, al forno o in padella, riempie le tavole per tutta l'estate. Un modo abbastanza comune per consumarle è ripiene, con gli ingredienti più vari. Ancora più amate sono le "mulincianedde" (melanzane piccole) , preparate "abbuttunate" o "chine". E qui è il bello, perché in ogni zona, e addirittura all'interno della stessa città (e della stessa famiglia), le ricette variano. Per intenderdi, Genitrice e Suocera cucinano le melanzanine in maniera quasi completamente diversa, pur venendo dalla stessa città. Dolcezze ama indifferentemente le due versioni (soprattutto quando le arriva la pirofila già bella e pronta), ma in genere prepara la ricetta materna, che ora vi propone:
MELANZANINE RIPIENE
Ingredienti:
Melanzane piccole
carne tritata
pangrattato
parmigiano
capperi (facoltativi)
per il sugo:
passata di pomodoro
una testa d'aglio
vino per sfumare
basilico
Innanzi tutto svuotare le melanzanine e mettere sotto sale sia loro che l'interno. Nel frattempo rosolare la carne trita SENZA SALE e metterla da parte. Sciacquare bene le melanzanine e il loro interno per eliminare tutto il sale, strizzando bene. Soffriggere l'interno delle melenzane e unirlo in una ciotola con la carne trita, un bel pugno di parmigiano e un po' di pangrattato. Se piacciono i capperi, dissalarli e aggiungerli al composto. Con questo composto riempire le melanzanine, soffriggerle prima dalla parte superiore e poi per bene tutto intorno, aggiungendo in padella una testa d'aglio vestito (ovviamente ben pulito e lavato) Quando sono ben soffritte sfumare col vino e mettere da canto. Intanto mettere sul fuoco la passata, aggiungendo l'aglio precedentemente soffritto (e, se avete lo stomaco di ferro della Nonna, anche l'olio nel quale avete soffritto le melanzanine). Appena il sugo prende bollore, aggiungere le melanzane e portare a cottura, aggiungendo, se si vuole, un po' di basilico.
Mangiare tiepide o fredde.
E' un lavoro lungo, ma dà molta soddisfazione.
Buon appetito!
E' il Ferragosto di questa stranissima estate di caldo, letture, badanze e assenza di mare, ma Dolcezze non può trascurare la ricetta tradizionale estiva, se non ferragostana. Ecco dunque il suo regalo, in questo periodo un po' complesso e del quale ancora non si vede la fine. Noterete che mancano le quantità...la cucina tradizionale è ad occhio!
Quando cucinate voi c’è solo una cosa da fare: sedersi a una tavola con la bella tovaglia ricamata, e mangiare tutto dall’inizio alla fine.
RispondiEliminaNon vi batte niente.
Buon Ferragosto, e buon riposo, possibilmente, che ci vorrebbe, mi sa, ogni tanto.
P.S.: una domanda, ma nella cucina tradizionale c’è tutto questo parmigiano? Non sarà stato un altro formaggio? Caciocavallo? O cosa?
EliminaHai ragione. In origine si usava il pecorino, ma da tempo ormai lo abbiamo sostituito col parmigiano o col grana che sono , ovviamente, meno forti come sapore
EliminaHa già detto tutto Pellegrina! Purtroppo oggi non ho melanzane né carne macinata. Ma la settimana prossima medito un invito...
RispondiEliminaHo provato a farne una pallida imitazione con quello che ho qui - basti dire che il suffisso diminutivo è sconosciuto - per di più sono andata a memoria e ho ingerito un passaggio, cioè le ho fritte da vuote ma mi attirava troppo questo capolavoro. Per ora stanno riposando perché dovrebbero dare il meglio tra un paio di giorni, ad ogni modo ho già la scusa per rifarle. Se vi siete mangiate queste a Ferragosto è stato un bel modo di festeggiare.
RispondiEliminaIngerire un passaggio è un bel colpo, volevo dire invertito, ovviamente.
EliminaSono assai buone e mi riprometto di rifarle con più precisione anche se di melanzane piccole qui non c’è nemmeno l’ombra.
RispondiEliminaNon è lo stesso, ma puoi comunque farle con le melanzane un po’ più grandi. Ovviamente devi cuocerle un po’ di più.
EliminaLietissima che ti siano piaciute!