Di vita di scuola

Le dinamiche delle classi sono particolari: se si facesse solo "scuola" senza un briciolo di ironia, senza la battuta o il momento di stacco le ore sarebbero interminabili, anche e soprattutto in Dad e in questi tempi duri. Come scritto in un commento qualche post fa, la Dad, per assurdo, consente di non perdere ore di lezione e forse anche per questo la programmazione segue il suo corso naturale. Certo, ciò avviene quando gli alunni sono ben disposti e l'insegnante riesce a coinvolgerli. Qualche problema sorge, però, se la scansione oraria prevede un tempo ridotto destinato ad una certa disciplina o se, peggio ancora, la cattedra di lettere viene scissa fra due insegnanti per mere necessità aritmetiche. Quando ciò succede sono guai grossi perché, se si riesce a incontrare una classe solo un giorno alla settimana e proprio in quel giorno viene fissata una qualsiasi attività, finisce che la lezione slitta ancora e i ragazzi non li vedi più. Questa è la drammatica condizione che vive Dolcezze con la Quinta e, dall'inizio dell'anno, ha perso fin troppe ore. In classe c'è uno dei rappresentanti d'istituto e Dolcezze non può non nutrire un "igienico dubbio" sui motivi per cui le assemblee vengano fissate molto spesso nei giorni in cui c'è lei in classe. Proprio per questo, al rientro dalle vacanze di Natale, con la data fissata proprio nel suo giorno di lezione, all'ennesima giustificazione del rappresentante ("Professoressa, mi creda, la data è stata scelta dal Dirigente, noi ne avevamo proposta un'altra"), lei aveva tuonato: "Non metto in dubbio la tua parola, ma, qualora questo si verificasse ancora, ti autorizzo a dire al Dirigente che la professoressa Dolcezze ti scorticherà vivo se non riesci a far cambiare la data"

A febbraio è andata bene ("Non le dico, prof! Lei non  mi ammazza, ma lo faranno gli altri!), a marzo Dolcezze era assente, adesso, al suo rientro,  l'assemblea viene fissata proprio nel giorno della lezione di latino. 

Dolcezze, presa visione della circolare, prende il cellulare, fa una rapida ricerca e inoltra nella chat di classe un'immagine: qui lo screen







Come arrabbiarsi con ragazzi così?


N.B.: Cesare è programma del 3° anno e il malcapitato è, come detto, in 5°

Commenti

  1. Mi permetto di suggerire di valutare se visto che sullo screen anche se eliminato il Cognome resta pur sempre visibile un numero di cellulare con Nome....forse eil caso di togliere qualche cifra finale al numero suddetto.
    Solo per essere certi di non aver diffuso inavvertitamente dati sensibili

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    1. Grazie mille. Nella fretta ho pubblicato la versione non totalmente modificata. Ancora grazie.

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  2. Ma dai!!! Gneo Nevio nooo!!! Avrei chiesto asilo anche io 🤣

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  3. Carissima leggendo questo divertente resoconto, mi sono tornati alla mente tanti bei momenti di quando ero rappresentante di classe e avevo rischiato più volte di essere scorticata viva dai miei prof, in particolare dall'insegnate di chimica che puntualmente il giovedì alla prima ora (prediletta per interrogazioni e compiti in classe) veniva usurpata dalla propria lezione ed era costretta a lasciar spazio alla nostra grande assemblea di classe nella quale si discuteva di argomenti di fondamentale importanza, per esempio l'organizzazione delle merende di gruppo o delle nostre feste di compleanno. Credo che mai come in questo periodo ogni momento di quotidianità scolastica sia prezioso, se poi come in questo caso viene alleggerito da un pizzico di ironia allora veramente non ha prezzo! ❤

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    1. Sorridere è importante sempre, in questo periodo indispensabile

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  4. ahahaha... che simpatici, daii :-) Anch'io spesso mi arrabbiavo e poi finivo sempre a ridere :-)

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  5. Ciao Dolcezze, mi sa che il dirigente ha fatto comunella con i ragazzi😂😂😂😂.
    Ciao prof.
    Barbara

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  6. Io voglio tornare a scuola e avere una prof come te!! Mi prendi nella tua classe? :DDDD

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  7. Chi non vorrebbe un’insegnante come te! 😁

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