Di felpe e di inquietudini


Antefatto: alla fine di febbraio di quest'anno, il NonpiùCucciolo, in preda alla frenesia di omologazione al gruppo della classe, comincia a chiedere con insistenza dei vestiti "firmati". In casa Dolcezze il discorso "firma" non è mai entrato: si cerca di comprare roba di qualità, ma non condizionata dal marchio famoso. 

A onor del vero, l'Erede aveva vissuto un breve periodo di passione per le firme, ma più che una felpa e un paio di jeans non aveva ottenuto. Il NonpiùCucciolo è più assillante insistente e alla fine la spunta: "Però io ti compro solo una cosa. Se vuoi altro, paghi tu" . Forte dei regali delle nonne per il compleanno, si era andati nel negozio e qui il ragazzo aveva scelto due felpe e un piumino. Dal momento che la classe era molto festaiola e a breve ci sarebbero stati dei compleanni, il NonpiùCucciolo aveva deciso di indossare in quelle occasioni le sue felpe nuove e solo la domenica aveva sfoggiato il suo bel piumino nuovo. Poi, però, c'era stato il lockdown, poi era arrivata l'estate e le felpe erano rimaste nel cassetto.

Oggi: Il NonpiùCucciolo deve andare dal dentista. Dolcezze lo recupera al volo dopo una commissione e si accorge che ha indossato una felpa nuova. "Ma perché hai messo questa? Dobbiamo solo andare dal dentista!" "..." "E allora?" "Mamma, se riparte il lockdown rischio di non poterla più mettere e poi l'anno prossimo, non so se mi entrerà ancora".

Il NonpiùCucciolo non ha mai dato segni di insofferenza al confinamento, alla Dad, alla mancanza del calcio, della parrocchia, delle uscite (appena cominciate) con i compagni. Dolcezze credeva che, in fondo, non patisse troppo, anche perché era con i fratelli e aveva la sua Playstation con cui giocare, a distanza, con gli amici. E' bastata una frase buttata lì, invece, per rivelare inquietudini e paure.

Dal Covid 19 usciremo, sicuramente, ma bisogna vedere come.

Commenti

  1. Bene, ti faccio una profezia: lui dal Covid uscirà cresciuto. Non dico interiormente, non dico emotivamente - ma, dopo un anno, cresciuto fisicamente sì, e con lui tutti i cuccioli.
    E quindi vi chiederà una nuova felpa, ma potrete comprargliela solo se riaprono i negozi :(

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  2. a me sembra un ragazzetto saggio, onestamente, non sofferente...

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  3. Ache io temo che sotto stia lavorando qualcosa per quanto riguarda la figlia diciassettenne...solo il tempo lo dirà
    Betty

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    1. Speriamo solo che escano più forti e maturi e non più fragili e spaventati

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  4. Non lo conosco, per cui non saprei fare la parte dell’inquietudine e quella della saggezza, però riguardo a quest’ultima cosa direi che ha offerto un bello spunto di riflessione: perché tenere le cose belle (o che a noi paiono tali: il 95% dell’abbigliamento finto sportivo giovanile per me non rientra nella categoria, infatti non sono io che devo metterlo ;-) ) nei cassetti, invece di approfittarne per farsi belli e sentirsi curati anche solo per un appuntamento di routine, tanto più quando la situazione inciterebbe magari alla trasandatezza? Poi ovvio, non lamentarsi non significa non soffrire.

    OT: Viste le tue letture precedenti, forse questo libro ti può interessare? Storia di coppia e di resistenza (memorialistica): https://mobile.twitter.com/paroles_la/status/1327566964773019649

    https://livre.fnac.com/a1526194/Aude-Yung-de-Prevaux-Un-amour-dans-la-tempete-de-l-histoire-Jacques-et-Lotka-de

    Aude Yung - de Prévaux, Un amour dans la tempête de l’histoire, Du Félin, 2004.

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    1. Ma poi se decide da solo che felpa mettersi, che problema c’è?

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    2. Cioè se mettersene una piuttosto che un’altra.

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  5. Certamente è libero di indossare quello che vuole! Del resto a suo fratello sono state consentite orribili felpe e magliette nere, accompagnate da borchie e catene, quindi figurati!
    Quello che mi ha turbato è il messaggio nascosto :" Mamma, so già che quest'anno non avrò occasioni gioiose per metterla e quindi approfitto di quelle che ho per uscire".
    Il libro mi interessa sicuramente. Sto cercando di capire quanto mi costerebbe farlo arrivare dalla Francia, visto che in Italia non è stato pubblicato.

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    1. Be’ diciamo che si rende conto realisticamente della situazione.

      Se riuscirai a farti arrivare il libro sarei curiosa di leggere una recensione.
      Forse potrebbe interessarti anche questo, per un tratto della personalità di Cordier che non ti anticipo ma dovrebbe fartelo sentire vicino:
      http://www.gallimard.fr/Catalogue/GALLIMARD/Folio/Folio/Les-feux-de-Saint-Elme
      Cordier ha scritto anche una testimonianza della sua vita di partigiano, piuttosto impegnativa come mole, di cui avrebbe dovuto far parte anche il primo libro:
      https://www.lemonde.fr/livres/article/2009/06/18/alias-caracalla-de-daniel-cordier_1208207_3260.html (splendida intervista)
      Più una monumentale biografia in quattro volumi di Jean Moulin il capo della resistenza gaulliste misteriosamente ucciso e di cui era il segretario.
      È morto in questi giorni a cento anni.

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  6. Fortissimo ragazzo, ha perfettamente ragione.
    sinforosa

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