Del decluttering fallito

All'interno dei vari lavori in casa che hanno deliziato la famiglia Dolcezze nelle ultime settimane  negli ultimi mesi, è stata prevista una risistemazione della camera dei ragazzi, con sostituzione dei vecchi armadi con mobili più capienti e, soprattutto, con teche e librerie per la mole infinita di Funko Pop e manga dell'Erede. La povera Dolcezze aveva timidamente fatto notare che il guadagno in termini di spazio sarebbe stato molto poco, ma le era stato fatto notare che svuotare il vecchio armadio e la vecchia libreria avrebbe portato all'eliminazione di tanta roba inutilmente ammucchiata negli ultimi 25 anni. Dubbiosa, ma speranzosa, Dolcezze comincia a tirare fuori scatole e scatolone per eliminare l'eliminabile. Compaiono montagne di peluche, giocattoli rotti, quaderni e libri di scuola, album dell'asilo, vestiti di carnevale...tutto moltiplicato per tre. E poi bollette, buste paga, analisi e lastre radiografiche. "Oh guarda! Le ecografie dell'Erede, i dentini, le letterine e i disegni della Stella, i pupazzi del Nonpiucucciolo, i quaderni di prima elementare, la prima bambola di pezza, la Ferrari che l'Amato Bene aveva portato all'Erede in fasce perché si abituasse al bello..." Non si finisce mai: la scatola delle cose da conservare trabocca, quella delle cose da gettare è vuota. 

Dolcezze non riesce a buttar via niente. Chiamate Marie Kondo, per favore.





Commenti

  1. Irresistibile! sei proprio irresistibile!!!
    Come la tua borsa in feltro del post successivo, ma non ho resistito a questo post, quindi te lo dico qui che è bella!!!! :)

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    1. Grazie per i complimenti per la borsa (che, confesso, piace molto anche a me). Sul decluttering, ahimè, irresistibile è solo la mia tentazione di non buttare nulla

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    2. Ti porgo la mia solidarietà umana, accingendomi a fare finalmente giustizia del contenuto del baule dove mia madre ha conservato implacabile financo i miei costumi di carnevale. Ma d'altra parte il baule era suo e lei giustamente ci ha messo quel che le sembrava importante; mentre io, che a quei costumi sono legatissima NEL RICORDO (fatti a mano da abile sarta, erano dei veri capolavori e costarono un occhio. E dubito di avere mai indossato qualsiasi altra cosa con altrettanta soddisfazione) ne farò cibo per la raccolta indifferenziata con gran piacere.

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    3. Non so perché, ma non mi era giunta notifica di questo tuo commento.
      Io non sono riuscita a togliere i costumi di carnevale, e nemmeno i grembiuli dell'asilo... Sono senza speranze

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