Di bicchieri e di bellezza
Ci sono delle occasioni in cui la bellezza ci sorprende, anche perché imprevista, inattesa e ... assolutamente imprevedibile.
PREMESSA: nel Buen Retiro non c'è la lavastoviglie e, onde evitare di lavare a mano troppe cose e per non usare bicchieri a perdere, Dolcezze ha invitato da tempo le truppe ad utilizzare durante la giornata dei bicchieri colorati. Nella sua logica, ognuno deve scegliere un colore e usare esclusivamente quello fra un pasto e l'altro, perché poi, a tavola, si usano rigorosamente bicchieri di vetro che, essendo tutti uguali, non potrebbero distinguersi. Sì, basterebbe che ognuno scegliesse un posto per riporre il proprio bicchiere per distinguerlo, ma l'atmosfera vacanziera del luogo (a prescindere dalla stagione), spesso "distrae" e quindi Dolcezze ha pensato che questa soluzione potrebbe essere valida. Potrebbe, appunto, perché nella realtà qualcuno che sbaglia/si confonde/si dimentica c'è sempre e, fra un pasto e l'altro, Dolcezze si trova a lavare decine di bicchieri.
Buen Retiro, giornata rubata alle inquietudini di casa, lavoro e Villa Arzilla: mentre Dolcezze e l'Amato Bene sistemano un po' e fanno la spesa, la Stella e il Cucciolo vagano per casa e intorno. Giri in bicicletta, visite al mare e, in questa strana e ventosa estate, tanta sete. Dolcezze torna a casa e trova 8 (OTTO) bicchieri. Inizia a lamentare il disordine, la trascuratezza e chipiunehapiunemetta e poi si mette a lavarli. E lì il miracolo:
in maniera casuale e involontaria i bicchieri si ritrovano disposti in maniera dolcemente armonica.
La bellezza è ovunque, basta saperla vedere. E per questa volta niente più rimproveri.
Ognuno aveva scelto il proprio colore. Anche da noi si cerca di usare lo stesso bicchiere durante la giornata.
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