Delle cronache di Villa Arzilla 50 (alla Posta)

 

dal web

Mattina all’ufficio postale per l’impegno mensile di riscuotere le pensioni per tutta Villa Arzilla. Mentre Dolcezze  è in fila, arriva un’anziana signora, amica della Genitrice,  ma, fortunatamente per lei, messa molto meglio, che la abborda: 
“Genitrice come va?” 

“Piena di acciacchi" 

“ Ma la testa? La testa? “ 

“Grazie a Dio, bene. Anzi, per essere precisi, ė l’unica cosa che funziona bene" 

“Mio marito, invece, no. Andato del tutto. E che vogliamo farci?”

Nel frattempo entra un signore anziano e lei :  

“Guardi che ci sono io, non cominci  a fare il furbo!” 

“E chi vuole fare il furbo! Se lo tenga pure il suo posto" e, nel gelo generale dell’ufficio: 

“Mi fai dare un’occhiata al giornale?” 

“Che vuoi controllare? Se sono nella pagina dei morti? No, per ora non ci sono. Domani può essere,  ma oggi no" 

“Eh, caro mio, prima o poi ci sarai. Tempo ci vuole!” 

“Ma tu prima di me, non ti preoccupare”. 

E scoppiano a ridere. E a questo punto la tensione (e l’imbarazzo) di tutti i presenti si stemperano: “Siamo cresciuti insieme, siamo amici da sempre". 

E ridono a crepapelle,  come due bambini che hanno appena  fatto una marachella. E ridiamo tutti, perché ė bello vedere tanta vita in chi sembra vivo per miracolo.