Di agende nuove e nuovi propositi

la mia agenda nuova!

Poche cose creano più aspettative e più positività di un’agenda nuova. Ogni anno la ricerca di quella più adatta per affrontare il nuovo anno mi impegna per settimane: deve essere settimanale, perché devo avere più giorni sotto controllo, deve avere uno schema dei mesi in cui inserire in anticipo i grossi impegni programmati, deve avere delle pagine bianche per contenere le liste delle cose che mi interessano e che voglio avere sott’occhio (libri letti, materiali, progetti creativi, liste regali fatti e da fare etc.).
Alla fine non trovo mai quella che cerco e finisce sempre che prendo una 18 mesi, di cui utilizzo le pagine dell’anno vecchio per inserire le mie liste, per poi servirmi normalmente di quelle dell’anno nuovo. In fondo ad ogni giorno metto le mie note, ciò che mi ha dato gioia e ciò che mi ha dato dolore, e mi è possibile ricostruire, con precisione quasi assoluta, dove sono stata o cosa ho fatto in quel determinato giorno di quel determinato anno (cosa utilissima, qualora avessi bisogno di un alibi, ih, ih, ih!). Le agende non vengono quindi mai buttate, e trasmigrano da una parte all’altra della libreria, con le loro pagine ingiallite e con il loro vissuto. Qualcuna è rovinata, in qualcuna ci sono le ditate appiccicose dei bambini piccoli, in tutte la mia vita.

Tutta questa premessa perché? L’agenda nuova è come l’almanacco leopardiano, carica di speranze e piena delle certezze di un futuro radioso: per questo la amo tanto. Figuratevi come aspetto quest’anno di usarla, visto che ho scoperto che l’agenda che ho sempre cercato ESISTE GIA’, o meglio, esiste il metodo perfetto per crearla. Mi capitava di vedere in rete delle agende decorate che mi ricordavano i miei diari di studente, con disegni, adesivi e ghirigori; ho poi scoperto che erano testimonianza del Metodo Bullet Journal, “inventato” da Ryder Carroll. Si tratta di un sistema di vita, che poi confluisce in un’agenda “personalizzata”, creata in base alle proprie esigenze. L’autore, in realtà, parla di agende solo nella seconda parte del suo libro, perché nella prima parte presenta un metodo organizzativo che aiuta a districarsi fra i molteplici impegni delle nostre giornate e ad arrivare preparati ad ogni situazione. Capisco che a molti possa apparire come uno dei soliti libri americani di self-help, che non dice nulla di nuovo però, come già raccontato in questo blog, a volte anche le “ovvietà” possono aiutare. Il libro lo consiglio, il metodo, adattato alle mie esigenze, lo sperimenterò, l’agenda è in costruzione e, se il sistema funziona, ve ne parlerò ancora.
E voi usate le agende o siete così bravi da tenere tutto a mente?

Commenti

  1. Tenere le cose a mente non fa per me. Quindi annoto tutto sul calendario appeso nello studio (proprio come i pensionati), mentre per le cose più importanti uso i promemoria sonori sul cellulare.
    L'agenda non sarebbe una soluzione, perché dovrei ricordarmi, ogni volta, dove l'ho messa..... 😂😂

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  2. Ma dai! Non conoscevo il libro ma le tue parole mi hanno incuriosita molto.
    Io ho tenuto un’agenda per anni (almeno 20) in cui scrivevo ciò che facevo giorno per giorno, libri letti, progetti ...
    Ad un certo punto, però, ho smesso per vari motivi e anche perché non sapevo più dove metterle.😉
    Adesso uso tantissimo il cel per ricordare le cose da fare, immortalare progetti ecc., ma ogni tanto rispolvero le vecchie agende e ...è un bel tuffo nei ricordi!
    Un abbraccio e buona settimana
    Maria

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  3. Ciao Dolcezze, io l'agenda la uso soprattutto per annotare le spese di casa, altrimenti resto senza soldi e non so dove li ho spesi...Buona giornata e buona settimana!

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  4. È dal 1995 che adopero abitualmente l”agenda che è la più semplice ed economica possibile, grande come un quaderno, a righe e senza immagini o fronzoli per me inutili. A cosa mi serve? Per annotare tutte le cose da fare in quella giornata. Le ho ancora tutte e occupano uno scaffale di una delle librerie di casa. Prima o poi le butterò. Ciao Dolcezze.
    sinforosa

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  5. No. Mai usato un'agenda. All'inizio dell'anno accademico prendo l'agenda per mettere gli orari dei ragazzi che poi vengono cambiati regolarmente sulla chat con mio grande dispendio di energie. Io uso i pizzini. Che poi non trovo.

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