Di cambi di stagione (e di stile)

In questa stranissima stagione, in cui fino a giugno si è dormito con il trapuntino e nel giro di 24 ore ci si è trovati con temperature più che estive, Dolcezze non aveva avuto modo di fare il cambio di stagione, né i suoi, impegnati nelle varie tornate di esami, avevano provveduto per la loro parte. Per questo, ultimata la scuola, quando ormai in casa si circolava praticamente in costume da bagno, Dolcezze si è dedicata all'attività che, dopo lo stiro, considera più insopportabile. Stavolta, seguendo le indicazioni dei guru del settore, ha deciso che doveva sbarazzarsi di quanto non andava più bene o era superfluo e, armata delle classiche tre bustone (da lavare, da buttare, da regalare), ha impiegato così le sue prime mattine libere. Ovviamente ha avuto bisogno di consultare le truppe e, alla fine, ha riposto nelle scatole quanto, secondo tutti, poteva essere conservato fino al prossimo autunno. E qui, mentre disponeva secondo le rigide indicazioni, le maglie arrotolate una accanto all'altra, ha realizzato che l'Erede le aveva dato da conservare le maglie nere, camicie nere, felpe nere, che avevano caratterizzato i suoi ultimi 7/8 anni.


Forse è finita la fase metalhead.
Forse siamo fuori pure dall'adolescenza.
Speriamo che ora non diventi fricchettone: già, dopo la fase capello fluente e poi barba da talebano,  siamo ai mustacchi ottocenteschi. Preghiamo che non arrivi ai panciotti ricamati.

Commenti

  1. Ah, faccia lui. Ma io ADORO gli uomini con i panciotti ricamati e ricordo ancora con nostalgia uno stpendo gilet color tabacco dorato di mio padre, con bottoni con su umpresse piccole volpi 💜💜💜

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    1. Io invece collego il panciotto ad un veccho zio del paese grasso e antipatico. Il solo pensiero mi terrorizza

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  2. Io sto ancora a metà (intendo col cambio)... non ho manco cuore di completarlo: spero solo che torni presto l'autunno. Qui, in questa città invivibile, l'estate dovrebbe essere bandita.
    Ma i panciotti sono così romantici, fanno così uomo d'altri tempi *_*

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    1. Di altri tempi, appunto. E poi non puoi stravolgere così il tuo look da un giorno all'altro...

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  3. Guarda, tutto dipenderà dai suoi modelli universitari! Ricordo uno splendido professore di Archeologia egea, che aveva un fluente ciuffo, cappello nero a tesa larga e tabarro d'inverno, completo tre pezzi con panciotto e orologio con catena tutto l'anno. Più buffo era la sua mini copia, un suo laureando o specializzando, visto che ha girato per un pezzo, venti centimetri più basso, che vestiva identico, compreso orologio, con effetto assolutamente comico! Certamente, al distacco, gli auguro di aver preso una propria fisionomia (ma i panciotti piacciono anche a me)

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  4. da me il cambio fatto, ma sinceramente ho voglia di rifarlo,mi sembra che io abbia lasciato troppe cose.

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  5. Pensa che io non faccio mai il cambio di stagione, perché a casa mia le cose hanno il loro posto e quello è e rimane sempre. Mi limito a lavare ed eventualmente buttare. Più ne sento e più ne leggo e più comincio a pensare che la mia organizzazione degli armadi mi evita una grande rottura di scatole!
    Al momento qui ho praticamente carta bianca sulla gestione degli armadi. Vediamo quanto dura!

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