Della raccomandata
"Ma che può essere?" Il marito, sempre ottimista, aveva affermato: "Sicuramente sarà qualche tassa non pagata, o qualche multa". "Ma no-aveva risposto lei-il destinatario sono io, ma l'indirizzo è quello di mamma e io non vivo più in questa casa da 25 anni, quindi qualsiasi eventuale multa sarebbe abbondantemente prescritta". "E allora potrebbe essere qualcosa dal Ministero...quando hai cominciato vivevi ancora qua" "No, tutto arriva in ufficio..."
Il figlio, ottimista: "Secondo me è la comunicazione di un'eredità. Non hai nessuno zio d'America?""No, no...tutti radicatissimi al territorio, e tra l'altro sono io l'amministratrice dei loro beni, quindi..."
La figlia, romantica: "Forse è un antico amore che ti vuole ricontattare e, non conoscendo il tuo nuovo indirizzo, utilizza il vecchio" "Ma scusa, in quest'epoca così social, non pensi che mi potrebbe contattare via Fb? Tra l'altro sono lì con nome e cognome..."
A letto, la sera, non riusciva a prendere sonno. Fatto salvo che riteneva impossibile sia l'ipotesi multa che quella eredità, quella dell'antico amore si insinuava con insistenza e le suscitava una certa emozione.
Chissà dov'era, cosa faceva quel ragazzo con cui passeggiava mano nella mano e con cui comunicava con biglietti abbandonati in luoghi strategici o con telefonate agli amici. Altri tempi: cabine con i gettoni, che nelle interurbane cadevano a pioggia. E, comunque, non avevi molto tempo per parlare, perché c'era sempre qualcuno che, dall'esterno della cabina, ti faceva cenno battendo col dito sull'orologio o, peggio, cominciava a sbraitare dando pugni.
Si erano incontrati in chiesa (ironizzavano su questo, nuovi Dante e Beatrice) e dopo qualche settimana lui l'aveva abbordata in maniera un po' ridicola: "Raffreddata, eh?" E lei, tra uno starnuto e un altro, aveva risposto: "Mi pare evidente, ma in realtà è allergia". Era cominciata così, e quel giorno sarebbe rimasto per loro l'Elephant Day, per via della sua "proboscide" arrossata.
Camminavano e parlavano, parlavano e camminavano, in appuntamenti segreti ai rispettivi genitori, organizzati con amici compiacenti. E si confrontavano su tutto, soprattutto sui libri letti, e lei imparava da lui storie e storie e lui da lei storie e storie.
Erano giovani. Forse erano l'uno per l'altra la persona giusta, ma si erano decisamente incontrati al momento sbagliato. Le loro strade si erano separate e solo qualche sporadica notizia attraverso una vecchia amica comune aveva permesso all'uno e all'altra di avere qualche notizia di matrimoni, di nascite e di morti. Nessuno dei due aveva mai voluto cercare un contatto diverso.
E ora quella raccomandata. E se veramente fosse stato lui? Che avrebbe dovuto fare lei? Rispondergli? Chiamarlo?
Lunedì, martedì...aspettava con timore e tremore il mercoledì, anche perché, a quel punto, si era veramente convinta che fosse una sua lettera.
Il mercoledì alle 8.20 era all'Ufficio postale, con le guance rosse per l'emozione e il cuore che batteva a mille. Non era più l'attempata signora, ma la timida diciassettenne che aspettava il solito bigliettino con luogo e ora dell'appuntamento.
Troppo lento l'impiegato a cercare, troppo lento a trovare la busta e a consegnargliela.
E finalmente la prende, la apre col cuore in sospeso...
...e trova la nuova tessera Bancomat del Libretto Postale della madre, cointestato.
Rumore di cuore infranto.
Deliziosa immagine, sembra di sentire un sonoro rumore di vetro crepitante, bello comunque saper nutrire la fantasia. ;)
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RispondiEliminaPerdonami Dolcezze, stamattina rileggendo il mio commento mi sono resa conto di aver espresso poco chiaramente ciò che volevo dire. Ritento.
Elimina“Il primo amore non si scorda mai”. Così “dicono”.
Forse non lo si scorda per vari motivi: perché riporta alla mente quello tsunami di emozioni, perché per vari motivi si è interrotto (se fosse continuato forse non lo si ricorderebbe in “quel” modo), perché ci rammenta un momento bello e spensierato della nostra vita e via discorrendo.
Ora, di tanto in tanto fantasticare non fa mai male, a chi non capita? Personalmente lavoro di fantasia quando scrivo.
Fantasticare sì, per poi arrivare alla conclusione che “il primo amore si può anche non scordare mai”, ma meno male che poi è arrivato l’amore vero, quello con cui si sta condividendo la vita reale.
(Così mi sembra più chiaro, il mio pensiero, intendo).
Buon sabato :)
sinforosa
....in effetti quando ricevi un avviso di giacenza, il cuore batte, Dolcezza! ...si sta sempre a pensare a mille cose, poi (almeno per me!) finisco spesso per scoprire che si tratta dell'amministratore o dell'Agenzia delle Entrate (che alla fine...mi da sempre ragione, ma ormai sono abituata)....mai il primo amore! Purtroppo!
RispondiElimina.....ma sei sicura che saresti stata più contenta di ricevere news da un vecchio amore?
mmmhhhhhh....io non so. Sarei stata in ansia ancor di più! :)
E meno male che era la tessera del bancomat perché mi sembra di capire che in questa storia raccontata c'è presente un marito che magari poverino già a sapere che il cuore della sua amata quel mercoledi mattina batteva a mille per qualcun altro poi si ritrova veramente con quel qualcun altro tra le scatole non mi sarebbe sembrato un bel finale :-).
RispondiElimina@ tutti:Alt! Alt! Alt! È una storia, non un racconto autobiografico! Di vero c'è l'avviso, i commenti di marito e figli e il bancomat!
RispondiElimina@Bridigala:felice di essere riuscita nell'intento
@Sinforosa:già il tuo primo commento era chiarissimo ... E hai perfettamente ragione
@Angela:esatto. E infatti, come detto sopra, è solo una storia.
@ F. M. :e certo! Poi lui, geloso come Otello!
Anch'io stavo per commentare con la famosa frase fatta: il primo amore non si scorda mai. Ma poi ho letto che non è una storia autobiografica e allora ritiro tutto e...complimenti per la fantasia e per l'abilità narrativa.
RispondiEliminaUn bacione.
Grazie! Mi son poi resa conto che è comprensibile il fraintendimento, visto che nel mio blog c'è molto di autobiografico. Pensavo bastasse aver messo come etichetta Storie e non Ricordi e Pensieri. Ma forse un po' di verità comunque c'è...o forse no?
EliminaIo voglio essere struggentevolmente romantica, che mi piace assai, e tu lo sai. Ora, a prescindere dalla narrazione fantasiosa e ispirata, credo che nella vita di tutti, o quasi, ricorra un amore mancato; quell'amore che poteva essere e non è stato, l'amore che rimarrà eterno, perché non consumabile. Che bello *_*... E quanti artisti e quante opere ha ispirato l'amore che fu e che non è stato. Che poi se avesse seguito i binari della norma, a quell'amore non si guarderebbe con lo stesso sguardo cristallizzato nella perfezione e nella nostalgia ma sarebbero gli occhi concreti della quotidianità a renderlo presente e Vero come solo un amore in corso e coscienziosamente scelto può essere.
RispondiEliminaIo personalmente ho il mio "amore mancato", spesso mi piace ricordare, riperdermi in mani e passeggiate e sorrisi... Meravigliosi i ricordi di vita che ci appartengono e che ci hanno reso quello che siamo. Se mi scrivesse, credo che gli racconterei dell'uomo meraviglioso che ho sposato e dei due bambini stupendi che sto crescendo; sarebbe bello sapere in che direzione è andata la sua vita. Chi si è amato ed ha lasciato cose buone, conserverà sempre un angolino di cuore con un pò di amore cicatrizzato in mezzo: l'amore muta forma e intensità ma è l'unica cosa bella che può accadere e può essere conservata in tutta un'esistenza.
W gli Amori. Passati e non.
p.s. E W I LIBRETTI COINTESTATI!! Arrivasse pure a me il bancomat in comune con chiunque voglia condividere XD
EliminaHai detto bene: l'amore vero si prova nella dura e difficile quotidianità, ma a volte è bello sognare.
EliminaE poi il libretto è cointestato, ma i soldi sono solo suoi: io ho esclusivamente le rogne
Ha ha ha, è vero, anche a me quando capitano raccomandate che uno pensa chissà cos'è, poi è sempre qualche sorta di card postale!!
RispondiEliminaNon so perché non lo scrivono, comunque. Per la privacy?
Quale che sia il motivo ... il pensiero che possa essere una multa ti viene!
RispondiEliminaBenvenuta!
Ahimé, ho molte persone legate a bei ricordi dei tempi andati, ma mai e poi mai vedendo un avviso di giacenza di una raccomandata ho pensato ad altro che multe o rogne a babordo - e, doppio ahimé, maie poi mai i fatti mi hanno smentito... tutto sommato direi che a te è andata meglio 😄
RispondiEliminaNo, ma come? Aspettavo il lieto fine! 🥰
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