Di colloqui con i genitori 8


PREMESSA: qualche giorno fa Dolcezze, correggendo le verifiche di letteratura, aveva individuato tre compiti praticamente uguali e, dopo l'arrabbiatura per essere stata nuovamente gabbata nonostante la sua poliziesca attenzione, si era prodotta in una raffinata lezione di filologia con successivo iper-mega-cazziatone ai tre colpevoli. Non si era, quindi sorpresa nel vedere, in cima alle prenotazioni per l'incontro con i docenti i nomi dei genitori degli alunni incriminati, né si era sorpresa quando si erano presentati insieme, genitori ed alunni.

Dolcezze:"Buonasera, Genitore 1, mi aspettavo una sua visita: l'accaduto è veramente grave".
Genitore 1: "Professoressa, che le devo dire? Mio figlio è un cretino." (e giù uno scappellotto)
Alunno 1: "..."
G1: "E mi ha detto che ha pure negato (secondo scappellotto). E' un cretino al cubo!

Ci manca poco che Dolcezze debba difendere il malcapitato rampollo.   

D: "Signora, sono veramente dispiaciuta, intanto per il gesto e poi per la reazione: non è possibile insistere quando l'insegnante dimostra, carte alla mano, che c'è stato un plagio. E per giunta da Wikipedia! E che diamine! Ma pensano che io non sappia rintracciare l'originale in rete?"             
Alunno 2: "Prof, le ho detto che non ho usato il telefonino e lo confermo."
Genitrice 2: "Ma forse, professoressa,  aveva letto qualcosa il giorno prima e aveva fissato i concetti, oppure aveva ripetuto coi compagni..."
D: "Signora, nessuno ha citato le tematiche che ha sviluppato lui. E poi ascolti:...(e legge la forbitissima ed elegantissima risposta che il fanciullo aveva dato, ricca di sublimi metafore e vocaboli inusitati).
La madre si gira: "Ma questa non è farina del tuo sacco!"
Dolcezze annuisce, il ragazzo cala la testa. 
A2: "Ma le giuro: non avevo il telefonino e non ho preso da Wikipedia, parola d'onore"
G2: "E allora come hai fatto? Ormai è inutile mentire: è evidente che non è opera tua"
E a questo punto Dolcezze ha un'intuizione: 
D: "Signora, tecnicamente suo figlio sta dicendo la verità."
G2: "Cosa intende, prof.ssa?"
D: "Lui non ha usato il cellulare, perché aveva con sé un fogliettino copiato da ...Scuola.net, che riprendeva Wikipedia."

E a questo punto il ragazzo scoppia a ridere, la mamma scoppia a ridere e la prof. Holmes scoppia a ridere: il ragazzo non mente!
Ma quanta pazienza, quanta pazienza...

Commenti

  1. Posso offrirti un'altra ipotesi risolutiva?
    Magari il ragazzo aveva solo copiato dagli altri due, e davvero non aveva toccato il telefono.....
    Ahahah
    Facile fare gli studenti oggi. Beati smartphone. 😉

    RispondiElimina
  2. Mi piace sempre un sacco leggere di scuola vista dalla parte opposta alla mia!!!! ^_________^
    In effetti le parole, in alcuni casi, le sanno usare proprio bene!!!!! ^___________^
    Kissssssssssssssssssssssss

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Effettivamente bisogna riconoscere un uso accorto della parola...

      Elimina
  3. Però era vero che non aveva usato il telefonino ihihihhiihhi...si era premunito prima!

    Comunque voto il primo genitore! Un mito! Lo scappellotto ci sta sempre a pennello :DDD...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se esistessero più genitori così forse le relazioni scuola-famiglia sarebbero più proficue. Purtroppo, invece, i genitori sono diventati solo avvocati difensori, non collaboratori

      Elimina
  4. La sostanza non cambia, questo ha copiato, quindi il cazziatone ci sta tutto.
    Resto sempre più convinta, e te l'ho già scritto molte volte, che la rovina della scuola sono i genitori.
    Poveri insegnanti!

    RispondiElimina

Posta un commento