Del colpo di stato
foto vera di dramma vero tratta dal web |
L'anno scorso in Prima erano stati eletti rappresentanti due ragazzi deliziosi: Matematico e Bionda. Per tutto l'anno avevano lavorato bene: scrupolosi, attenti, diplomatici quanto basta...nulla da dire, insomma. Quest'anno la loro riconferma era scontata, almeno per Dolcezze, notoriamente distratta.
Qualche settimana fa erano previste le elezioni, precedute dall'assemblea di classe, presieduta da Dolcezze. E qui...la grande sorpresa: alla lavagna, insieme ai due candidati previsti, compaiono altri 2 nomi: Interventista e Timidone.
"Prof, noi vorremmo parlare."
"Ma certo! Dite pure!"
"Vorremmo parlare alla classe."
"In che senso?"
"Abbiamo pensato che è meglio se presentiamo il nostro programma, come alle elezioni, quelle importanti"
Dolcezze sorride: forse veramente sta passando la forza della democrazia. "Prego, fate pure".
Comincia Timidone: "Vorrei innanzitutto ringraziare tutti voi per il bellissimo anno trascorso insieme l'anno scorso. Siete compagni di scuola e amici meravigliosi ai quali io voglio offrire il mio impegno. So che è un incarico di responsabilità, ma so anche che riuscirò a raggiungere i miei obiettivi. Audaces fortuna iuvat, e io sono audace!"
Interventista: "Sicuramente Timidone è audace, ma io so parlare bene con i professori. Se mi chiederete di giustificare la classe, IO lo farò. Nessuno più di me è capace di difendere e proporre. Io farò sostituire la lavagna di ardesia con una magnetica, io riuscirò a far riparare la maniglia della porta, io sarò capace di far diminuire i compiti per casa, perché IO sono bravo e capace, non come...Ok, basta così, sapete bene cosa intendo"
Matematico: "Ragazzi, non sapevo che si dovesse parlare...non ho molto da dire...voi mi conoscete..."
Bionda è assente, quindi non può fare il suo discorso.
Si procede al voto: Interventista 15, Timidone 4, Matematico 0, Bionda 1(la compagna di banco è nei secoli fedele).
Matematico, attonito, guarda la lavagna e pure Dolcezze è molto colpita. Ovviamente non può commentare, ma si chiede come sia possibile che uno sbruffone abbia stravinto e il candidato perfetto non abbia avuto neanche un voto (figurati se mai avrebbe votato per sé stesso. Questione di etica). Poi però riflette: cosa offriva Matematico? Onestà e correttezza. Cosa offriva Interventista? Panem et circenses. Per non parlare poi di Timidone e della sua captatio benevolentiae. Mancava solo che si offrissero merendine e panini e poi la riproduzione in piccolo delle "elezioni importanti" sarebbe stata completa.
Oggi Dolcezze ha ascoltato dal corridoio una discussione:
"Ma non avevi detto che avremmo avuto la lavagna magnetica? Io sono allergica al gesso, non possimo continuare così!"
"Ehm, sono andato dalla segretaria, ma ha detto che al momento mancano i soldi, perché ne avevano già comprate per altre classi."
"E poi dovevi dire alla prof di ridurre gli esercizi..."
"Non vorrete che me la renda nemica subito! Datemi il tempo..."
"Ma ti eri impegnato! Ti abbiamo votato per questo!"
"E poi dovevi dire alla prof di ridurre gli esercizi..."
"Non vorrete che me la renda nemica subito! Datemi il tempo..."
"Ma ti eri impegnato! Ti abbiamo votato per questo!"
Si parva licet componere magnis...
Ti interesserà forse sapere che NON si tratta di un caso isolato: giusto qualche settimana fa una amica che insegna alle superiori mi raccontava della campagna elettorale e delle promesse non mantenibili fatte da certi suoi allievi. Anche lei era piuttosto perplessa.
RispondiEliminaQuesto mi inquieta ancora di più. Tanti anni fa, in una prima difficile, un ragazzo moooolto problematico vinse le elezioni promettendo leccalecca per tutti. Lo consideravo un caso limite e lo giustificavo con l'inesperienza dei ragazzi, che ancora non conoscevano l'importanza del ruolo e ci avevano giocato su. Questi segnali nuovi mi sembrano di natura diversa: qui c'è l'abilità oratoria del demagogo, la logica del denigrare il "nemico", la promessa dell'impossibile per ottenere il consenso, la faccia di bronzo quando il bluff viene svelato. Mi sembra proprio che, come dice Carmen qui sotto, ci siano troppi "maestri" fuori dalla scuola, ben più gradevoli dei proff.
EliminaE' proprio così...i "buoni" esempi non mancano!
RispondiEliminaInfatti O tempora, o mores!
EliminaIl tuo Interventista ha un futuro da politico, mia cara!
RispondiEliminaLo temo anch'io...
EliminaPiccoli Di Maio crescono... Con questi esempi illuminati al governo mi chiedo, tristemente, cosa può fare la scuola per arginare il degrado morale e culturale che avanza inesorabilmente.
RispondiEliminaDecisamente. Non lo so: ricordare, parlare, far riflettere, proporre esempi e diffondere cultura, che però, in questi tempi bui, mi sembra merce sempre meno appetibile
EliminaUn futuro politico il tuo alunno cara Dolcezze!
RispondiEliminaAiuto!!!
Un abbraccio
Maria
Beh, che dire? Così va il mondo. Il ragazzo è pronto per farne parte!
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