Di considerazioni politiche (?)


Negli USA è stato democraticamente eletto un signore tinto e col riporto che, fra le tante idee geniali, per evitare l'immigrazione clandestina, dispone la separazione dei figli dalle madri e li chiude in gabbia.
In Russia è stato democraticamente eletto un signore dagli occhi di ghiaccio, ex spia del KGB, estremamente abile nel far tacere i suoi oppositori.
In Italia è stato democraticamente eletto un signore barbuto e poco elegante che, dopo aver di fatto fagocitato i suoi alleati,  ha bloccato in mezzo al mare navi cariche di disperati per far capire chi comanda, ritenendo, forse, che si tratti di crocieristi in vacanza.
Nella mia città è stato democraticamente eletto un signore che, dopo aver insultato in ogni modo i suoi concorrenti, ha promesso di trasformare il palazzo del Comune in un casinò e di creare un tram sospeso, smantellando quello già esistente.

I casi sono due: o il sistema democratico comincia a difettare, oppure chi va al voto ama i macho che fanno la voce grossa, trascurano le buone maniere, ignorano i più elementari diritti (che non siano i loro) e non conoscono il significato e le conseguenze delle parole che pronunciano.

Sic stantibus rebus, forse è opportuno emigrare.
Su Marte.

Commenti

  1. Direi senz'altro la seconda che hai detto. E sarebbe interessante capire cosa spinge anche alcune donne a votare per taluni loschi figuri.
    Confesso però che farei un certo distinguo tra i quattro individui da te citati: il secondo ad esempio mi sembra decisamente più efficiente del terzo.

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  2. Io credo, togliendo Putin che è un'eccezione per svariati motivi, che i tre gentiluomini di cui parli abbiano il consenso perché intercettano gli istinti più bassi dell'uomo,della serie "pensiamo solo ai nostri bisogni e gli altri muoiano pure".O, se vuoi, homo homini lupus. Io mi sento fortemente avvilita nel vedere il mio paese nelle mani di questo zoticoni che ha letteralmente travolto quegli sprovveduti dei 5stelle, presuntuosi a loro volta e convinti di poter governare una nazione senza aver mai messo piede nemmeno in una riunione di condominio. E su tutta questa desolazione impera l'insulto, l'irrisione dell'avversario e la totale indifferenza per i deboli e i poveri. Quello che mi fa impazzire è che il sud abbia votato per un uomo e il suo partito che hanno sempre insultato i meridionali definendolo fannulloni, incapaci e delinquenti. D'altronde, Barabba fu preferito a Gesù. L'uomo ha la memoria corta e non impara niente dalla storia, neanche quella accaduta tre mesi prima.

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  3. ....direi la seconda! e direi proprio che non si sta lasciando un mondo migliore a chi verrà dopo di noi! Anche qui in Toscana s'è perso di vista il buon senso.

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  4. Che forse la gente sia un tantino cretina e chi sale al potere lo sappia benissimo?

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  5. La seconda opzione da te proposta penso sia la più possibile, ma io non ho davvero parole e mi vergogno che esistano persone così becere da non comprendere l'importanza della bontà, dell'uguaglianza e i diritti umani fondamentali e basilari!

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  6. Io non riesco a capacitarmi. Capisco il bisogno, l'esigenza di rinnovamento, ma come è possibile che non ci si renda conto delle incongruenze, delle fanfaronate, delle idiozie proposte...e si votino certe persone? È come sedi fosse ciechi, sordi e...telecomandate

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  7. Attenzione ché dal mero punto di vista estetico se ci mettiamo a disquisire di capelli tinti rendiamo ineleggibili il 90% delle donne sopra i 40, più non poche sotto e francamente non mi sembra il caso!!!

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    1. Quella era solo una battuta, più triste e drammatico tutto il resto

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  8. Il suffragio universale, come sappiamo bene, nasce non a caso concomitante alla nascita dei grandi partiti di massa, perché per poter votare bisogna essere liberi dal bisogno (abolizione del vincolo di voto censitario) e capaci di leggere e comprendere (abolizione del vincolo di voto capacitario). In un sistema di crisi di ritorno contestuale allo smantellamento dello stato sociale e di analfabetismo funzionale il suffragio universale scricchiola, perché ne vengono meno i presupposti di autonomia individuale che lo governano.

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    1. Hai centrato esattamente il problema: dove non esistono più stabilità e certezze, dove ormai difetta la capacità di comprendere criticamente il mondo, si diventa facile preda dei nuovi demagoghi, pronti a parlare alla pancia e, quindi, a promettere panem et circenses.Che poi il panem lo si ottenga ( o si creda di ottenerlo) gettando ad feras (anzi, ad undas) uomini, donne e bambini colpevoli di cercare miglior fortuna altrove risulta secondario.

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