Del galletto e della fu gallina
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Come i
più vecchi lettori ricorderanno, un paio d’anni fa giunse in volo
nella scalinata adiacente a casa Dolcezze un galletto e, in seguito, una
gallina di compagnia. La gallina, a onor del vero, era un po’ vecchiotta e
spennacchiata e, ad un certo punto sparì. I
vicini chiamarono Polizia, Carabinieri, sguinzagliarono fior
di investigatori finché proprio la Genitrice la trovò nel suo giardino, ma notò
che la pennuta era veramente acciaccata Da qui si formò l’ipotesi che si fosse
allontanata volontariamente, per morire in pace, cosa che, infatti, avvenne un
paio di giorni dopo.
Il vicino, però, bramoso di garantire al galletto l’assistenza
necessaria (forse una femmina che gli stirasse le piume e provvedesse al suo
sostentamento), gli portò un’altra gallina. I due vissero felici e contenti per
un annetto, deliziando con il loro canto inquilini e passanti e suscitando la
curiosità dei turisti che si chiedevano cosa ci facessero degli animali da
cortile in una pubblica via. A onor del vero se lo chiedevano anche
gli inquilini dei palazzi prospicienti, ma legalmente non si era riusciti a far
nulla. Un giorno la seconda gallina scomparve e, stavolta, non venne più
trovata. Non pago, il vicino ne portò un’altra. Ormai i condomini erano
rassegnati: si dormiva fino alle 3 di notte, si adduceva la responsabilità
dell’insonnia all’età, al caldo, al freddo, pur di non riconoscere che era
tutta colpa del galletto che, ogni mattina, estate e inverno, annunciava, suo
more, il sorgere del sole. Finché…
Pomeriggio. Urla e urli disumani. Dolcezze si affaccia e assiste
alle conseguenze di un tragico fatto di sangue: un cane aveva aggredito e
sbranato la terza gallina.
Finalmente il vicino comprende l’antifona e trasferisce il vedovo
inconsolabile in un luogo più consono alle esigenze sue e della popolazione
tutta.
Da allora Dolcezze dorme. Da allora tutti dormono. Ancora tutti si
chiedono perché non abbiano assoldato prima un killer per galletti.
troppo divertente!!
RispondiEliminaForse perché la colpa non era del povero galletto, ma del bipede umano. :)))
RispondiEliminaAlla fine sono sempre le femmine che ci vanno di mezzo
RispondiElimina:D
RispondiElimina@ Gabriella: ;-)
RispondiElimina@ Rosa:esatto. Purtroppo il bipede umano non consente dialogo alcuno :-(
@ Solsido: considerazione terribile...ma troppo spesso drammaticamente vera
@ Angie: ;-)