Della mirabile alternanza scuola-lavoro
Fra le luminosissime idee partorite dalle grandi menti dei nostri governanti in relazione alla scuola, una delle più mirabili è stata l'alternanza scuola-lavoro, che coinvolge, obbligatoriamente, gli studenti delle tre ultime classi della scuola superiore.
L'intenzione è certamente buona: gli allievi, già mentre frequentano la scuola, devono confrontarsi col mondo del lavoro e "fare pratica"; ciò consentirà loro un più agevole inserimento, una volta finiti gli studi , e permetterà, tra l'altro, di verificare le proprie attitudini e i propri interessi. Tutto bello, anzi, bellissimo...peccato che si scontri con oggettive problematiche e difficoltà: se per gli istituti tecnici e professionali è più agevole reperire aziende aperte all'accoglienza delle giovani braccia, questo risulta più complesso per gli studenti liceali, per definizione più dediti all'astrazione che al lavoro manuale. Ciononostante, visto che dura lex è comunque lex, tutte le scuole si son dovute attivare per l'individuazione di siti adatti alla bisogna, con risultati vari (e a volte discutibili). Dopo qualche mese di confusione, comunque, il progetto di alternanza è partito e ha raggiunto e coinvolto tutti gli interessati.
"E allora perché questo post?"si chiederanno i miei 69 lettori. Il motivo è semplicissimo: l'alternanza richiede TEMPO, ORE, che devono essere adeguatamente quantificate. Queste ore, a meno di non voler impegnare la domenica, devono essere infrasettimanali e, visto che la notte è da dedicarsi al giusto riposo, occupano la mattina e/o il pomeriggio. Dal momento che ancora il dono dell'ubiquità non è stato concesso a tutti, se gli studenti partecipano alle attività di alternanza di mattina non possono seguire le lezioni, se di pomeriggio non possono studiare per il giorno successivo e rimarranno indietro con i compiti. In un caso o nell'altro la regolare programmazione didattica subirà un rallentamento, i ragazzi perderanno il ritmo, il docente, che non si trova mai gli stessi alunni in classe, dovrà ripetere tre volte la stessa spiegazione e... nessuno vivrà felice e contento.
Possibile che questo scenario, che ogni docente ha avuto immediatamente chiaro davanti agli occhi non appena letta la legge, non sia passato neanche per l'anticamera del cervello al legislatore? Possibilissimo, anche perché, probabilmente, questi, secondo un uso antico e consolidato, della scuola conosce poco o niente (altrimenti non avrebbe queste levate d'ingegno). Appare chiaro a tutti che l'alternanza scuola-lavoro prevede la presenza di entrambi gli elementi da "alternare", eppure Dolcezze da un mese non vede proprio una classe intera, mai: un giorno mancano 15 alunni, un giorno 8, un giorno 10, un giorno 4...fissare la data di una verifica è diventata una mission impossible, interrogare pura fantascienza, anche vista la presenza di vacanze, ponti, assemblee sindacali e altre varie amenità. Il tempo-scuola si riduce, ma gli esami, ovviamente, rimangono gli stessi, ai contenuti vengono preferite le competenze (e poi scopriamo che mancano conoscenze fondamentali) e i genitori si lamentano perché "con tutte queste attività il ragazzo si stanca" e chiedono al professore di "non pretendere troppo...in fondo è stato impegnato all'alternanza".
Nella scuola di una delle mie figlie hanno "risolto" glissando bellamente in terza (l'alternanza non si fa e non ci sono spiegazioni) e obbligando gli studenti a farla solo d'estate (ma allora che alternanza è?)
RispondiEliminaMah! Purtroppo, negli ultimi anni trovo che la scuola superiore sia in caduta libera (verso un notevole peggioramento, purtroppo!)
Un abbraccio
Maria
posso???? sì??
RispondiEliminabene, W l'Italia!!
;)
Purtroppo chi legifera non capisce una beneamata m...ia,come direbbe Montalbano,scusa la citazione non proprio dotta ma di fronte allo sfascio della scuola non riesco a tenermi.
RispondiEliminaSe ti può consolare,ma so che è impossibile,i conservatori sono stati letteralmente massacrati da una legge del 1999 che ancora aspetta la piena attuazione e che,di fatto,per la stupida e insensata idea di elevare gli studi musicali a quelli universitari,impedisce ai nostri studenti di dedicare le sacrosante ore di studio al proprio strumento.
I nostri ragazzi sono perennemente in istituto a seguire lezioni,la frequenza è obbligatoria,anelando a qualche aula libera per poter studiare.
Vorrei tanto avere davanti l'autore del misfatto per cantargli,ballargli e suonargli la grancassa sulla panza
@ Maria: in verità la scelta della scuola di tua figlia è la più corretta e mi illudo che il legislatore avesse in mente proprio una cosa del genere. Il problema si pone laddove (come dalle mie parti) mancano le aziende/attività disponibili a svolgere l'alternanza e le università, che al momento hanno dato la loro disponibilità, accolgono solo in periodo scolastico.
RispondiElimina@ Angie: sempre viva!
@ Solsido: aggiungi l'elemento fondamentale: qualche volta i ragazzi dovrebbero pure STUDIARE e per farlo devono stare seduti ad una scrivania
È quello che ho detto.
EliminaDa noi non occorre la scrivania,occorre il tempo per prendere in mano lo strumento.
Studiare...che parolaccia obsoleta!
RispondiEliminail tuo post è bellissimo. vero vero vero vero. chi fa le leggi sulla scuola in Italia è mai stato in classe??????? sa cosa è la scuola?? sa cosa è la concentrazione dei ragazzi? che quando la cogli, in quel momento magico in cui tutti ascoltano, sono presi e coinvolti, si apre la porta e la bidella ti porta la circolare da firmare???? ma chi fa le leggi sulla scuola in Italia perché non soggiorna due o tre mesi a scuola prima?? per osservare, capire, decidere il giusto da farsi? ......lo sfogo di una docente come te è lecito , credo... insegno anche io, e capisco tutto quello che dici. ma comunque, mi spieghi perché 69 lettori? beh....almeno sono più dei 25 del Manzoni!!!!! baci. titty p. da bari
RispondiEliminaNel mio ufficio negli ultimi mesi si sono avvicendati diversi ragazzi per l'alternanza scuola-lavoro. Erano tutti grafici e collaboravano con la collega che cura la comunicazione. Sono stati preziosi per l'apporto che hanno dato e siamo stati bravi anche noi che li abbiamo accolti come "colleghi" e abbiamo valorizzato le loro capacità. Hanno realmente partecipato al lavoro d'ufficio con i loro contributi personali. So che purtroppo spesso non accade così e i ragazzi, oltre a perdere giorni di scuola e di studio, perdono solo del tempo. Io valuto positivamente questa situazione però in effetti non mi ero messa "dall'altra parte", cioè dalla parte dell'insegnante. Leggendo questo post, capisco bene la tua difficoltà.
RispondiEliminaQuando leggo di dove sta andando la scuola italiana, ringrazio il mio fermo rifiuto a non aver voluto neppure tentare di fare l'insegnante. Te, Dolcezze, e tutti tutti gli insegnanti impantanati nelle leggi e nel nobile tentativo di formare le generazioni del domani avete la mia ASSOLUTA STIMA e AMMIRAZIONE. Siete degli Eroi! I pochi tra i pochi eroi che sono rimasti a lottare in e per l'Italia.
RispondiEliminaMi inchino a Voi!
Buongiorno,
RispondiEliminavolevo intervenire per difendere strenuamente la scuola italiana, che per mia esperienza (i miei due figli maggiori hanno fatto il quarto anno all'estero, per la precisione in USA) è infinitamente più avanti di moltissime altre al mondo, compresa quella PUBBLICA americana.
Da quando ho visto come stanno messi gli americani ho smesso di pensare la nostra scuola come carente e disastrata ma la considero ora come avanzatissima, e non solo in confronto agli americani, ma da quello che mi riporta mio figlio(che è via ora) molti suoi amici exchange students nordeuropei (Danimarca, Norvegia..)sono allo stesso livello degli americani.
Mio figlio ha appena ottenuto i risultati per i test finali che hanno fatto in America(la loro maturità, seh certo..haha!!) ed ha ottenuto un punteggio di 25 su una media scolastica di 22 pur non essendo madrelingua e ricevendo i complimenti dagli insegnanti.
Ora, escludendo che mio figlio sia diventato un genio improvvisamente, sicuramente ha vinto facile, visto che il suo liceo scientifico (PUBBLICO,tengo a precisare)era mille volte più avanti come programmi del liceo americano.
Sicuramente la scuola italiana ha problemi ma NON sono sicuramente relativi al livello educativo e alla qualità dei suoi insegnanti, tutti, soprattutto quelli che con sangue e stridor di denti ti inculcano la matematica o il latino o la fisica a mazzate, e se non ci arrivi ripeti l'anno, perchè ragazzi, la vita è così e prima lo imparate primi sarete.
Certo che dalla nostra nazione c'è una fuga di cervelli, con l'educazione che hanno ricevuto nelle nostre scuole e università sono fra i più qualificati al mondo.
ASSOLUTA STIMA E AMMIRAZIONE percò agli insegnanti e non cedete di un millimetro, continuate a dare mazzate e sangue e stridor di denti che la vita non è una passeggiata
ciao
Betty
Scusa il pippone ma quando sento criticare la scuola mi parte la predica
PS : Anche la scuola di mio figlio fa l'alternanza scola lavoro durante l'estate, perciò quest'estate oltre a recuperare l'anno perso farà anche queste ore...ma va bene così
RispondiEliminaCiao
Betty
@ Rosa: decisamente!
RispondiElimina@ Teresa: 69 sono i miei lettori fissi ;-)
Sì, troppo spesso cìè uno scollamento forte fra chi legifera e chi poi deve svolgere il lavoro...nella scuola e altrove
@ Ilaria: se fatta bene l'alternanza può essere utile, ma non invadendo il tempo scuola, secondo me.
@ Irene: grazie per la considerazione, ma sappiamo bene che l'eroismo è ben altro...
@ Betty: io so bene, e con cognizione di causa, che la scuola italiana è OTTIMA, o meglio lo era. Negli ultimi anni si sono susseguite riforme e riformine che hanno scardinato dalle fondamenta il nostro sistema educativo. Per ora tiene, ma non so dove arriveremo, purtroppo.