Di ghirlande d'autunno (e Dei libri dell'anno 49: La ladra di ricordi)



Immaginate la prima sera un po' freschetta, immaginate che dopo un giro al mercato Dolcezze, memore degli arrivi del Genitore con la valigia carica dei doni della campagna,  abbia portato in casa una grande abbondanza di frutta autunnale, 


immaginate che dal suo craft-closet spuntino delle decorazioni autunnali comprate ad 1 euro anni fa, insieme ad una zucchetta cicciotta, rimasta dallo swap sui libri...ed ecco una nuova ghirlanda.


Ed ora immaginate che il pomeriggio sia tranquillo, coi figli sparsi per il mondo e l'Amato Bene a zonzo...cosa c'è di meglio che un tè e un buon libro? Specie se questo è un libro gradevole e leggero, un giallo con una buona spruzzata di storia e dei personaggi accattivanti.
Si tratta di

Una vecchia signora, con un nipote un po' strano, contatta un professore universitario, depresso dopo la morte della moglie e assiduo consumatore di biscotti, per chiedergli un parere su un antico cammeo. Poche ore dopo la donna viene trovata assassinata e il prof si trova coinvolto nell'inchiesta. Decide di ospitare in casa sua il nipote della donna, suo studente, e di coinvolgere una brillante ricercatrice, Isabella, che è esperta di cammei antichi.
La ragazza, che ha un piccolo difetto (è cleptomane), comincia ad indagare e riesce a ricostruire, con l'aiuto del professore e dell'attraente commissario assegnato all'indagine, la storia, che si dipana in diversi luoghi e in diversi tempi. C'è di tutto: il mafioso, il traffico di reperti, l'olocausto degli Ebrei, il mondo universitario, in cui non sempre il merito è alla base della carriera, la difficoltà dei sentimenti, la disillusione dell'amore...ma anche l'amore vero, che resiste al tempo e alla morte. C'è la rinascita, la possibilità di cambiare e di ricominciare, lo studio e l'impegno che, alla lunga, danno i loro frutti e la speranza di superare i propri limiti...insomma, veramente tanto, ma ciò che è veramente gradevole è l'inserzione della Storia. Il cammeo è, infatti, appartenuto a Fulvia, moglie di Marco Antonio, a Cesare, ad Ottaviano...che compaiono, presentati in capitoletti che interrompono la narrazione principale e che raccontano la storia con precisione, ma senza pedanteria.



Lettura gradevole, poco impegnativa e proprio adatta ad una serata autunnale.
Ed è questo il consiglio (anticipato) di Dolcezze per il venerdì del libro.

 

Commenti

  1. Un lavoro creativo e un buon libro! Cosa volere di più!
    Bella la ghirlanda e grazie per la trama del libro. Hai saputo incuriosirmi! Devo aggiungerlo alla lusta di quelli da leggere.
    Come stai? E villa Arzilla?
    Un abbraccio
    Maria

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