Della magia del Natale



Si cominciava col tirare giù la grande valigia, poi si liberava il piano della consolle e si iniziavano a costruire le montagne. Scatole di cereali, fumetti e libri piccoli contribuivano a creare la magia. Qualche foglio di carta roccia, il muschio preso nel muro del giardino da Papà, la stagnola o lo specchio per fare il lago...e poco a poco i pastorelli arrivavano ad occupare il proprio posto. Ognuno aveva il suo preferito e c'erano quelli che nessuno voleva. C'era il pastore addormentato, quello che non si accorge del Mistero che si compie nella notte e resta a dormire, mentre il suo cane vigila, c'era "u maravigghiatu d'a rutta" che contemplava a braccia aperte, c’erano i pastori e tante pecore e i Re Magi da fare avvicinare poco a poco.

Al mattino, appena alzata, trovavo una coltre di neve, alta e profumata che ricopriva ogni cosa. I lineamenti dei personaggi non si distinguevano più, le casette di polistirolo sembravano lì lì per crollare…ma la Nonna devota non voleva sentire ragioni: sul presepe nevicava ogni giorno e ogni giorno bisognava controllare la posizione della propria pecorella: se eri stato buono era più vicina a Gesù, altrimenti si perdeva tra le rocce.

Quando ero bambina non c’era l’albero, quello è arrivato più tardi, piccolo, con le palline di vetro che si rompevano ogni volta che passavi e le facevi cadere. La Genitrice addobbava porte e cornici, perché a Natale tutto doveva essere perfetto. In cucina le operazioni cominciavano con giorni d'anticipo, ma l’inizio “ufficiale” delle feste era l’acquisto della frutta secca che riempiva ciotole e alzatine. Il giorno dell’Immacolata avevano inizio le tombole, che accompagnavano le serate fino all’Epifania. Solo nel periodo natalizio si tiravano fuori le carte, che poi venivano riposte, insieme con la tombola, fino al nuovo anno. Noi bambini giocavamo tutto il giorno e a volte qualche adulto si aggiungeva. Era la magia del Natale, a cui nessuno si sottraeva e che permeava ogni cosa. 
Oggi i ritmi sono più veloci. Non c'è il tempo da impiegare nelle tombole "preparatorie", ma l'addobbo è fatto: l'albero troneggia in salotto, la cucina e le stanze hanno tutte i loro decori (tutti moderni, molti handmade) e il presepe è sempre il centro. 
Ma forse del mio presepe vi parlerò un'altra volta.

E questo è il mio contributo per 


 

 

Commenti

  1. Un contributo bellissimo che mi ha fatto tornare indietro nel tempo. La magia del presepe che giorno per giorno era reso vivo. E i pastori di cui parli... i classici, erano anche nel presepe dei miei genitori.
    Il presepe di oggi è diverso, e Gesù Bambino è già lì dal giorno in cui si procede all'installazione...serve qualche passo indietro. Anzi, è proprio necessario...
    Grazie per aver condiviso questo dolce e magico ricordo <3

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    1. Grazie a voi, perché mi avete suggerito il ricordo. Per me magia è quello che ho raccontato

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  2. Anche io nel leggere i tuoi post ritorno indietro nel tempo e mi ritrovo sempre in qualche particolare dei tuoi racconti e di questo ti ringrazio perchè bisogna tenere sempre vivi e trasmettere i ricordi e le tradizoni passate.
    Un abbraccio
    Adriana

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    1. Sai, ci pensavo in questi giorni: se non manteniamo la memoria nel giro di una generazione questo mondo sparirà. E' bene ricordare

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  3. Che bei ricordi cara Dolcezze.
    I Natali di quando eravamo piccoli hanno un sapore tutto speciale e sanno di buono.
    Adesso è tutta una corsa e spesso si perde il vero significato.
    Ma sta a noi invertire la rotta!
    Un abbraccione grande
    Maria

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    1. Io ci provo (e credo anche tu!). Grazie per il tuo affetto

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  4. Liria cara, passo poco di qua ultimamente, il tempo è tiranno, ma ogni volta è veramente magia!!!
    Le atmosfere che sai creare profumano di antico, di casa, di famiglia.
    Un po' ti invidio.
    Un abbraccio

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    1. Male, male...lo so che tu mi trascuri;-)! Ma io ti seguo, vedi?

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  5. Bellissimo ricordo. Il mio invece non era bello perchè mia madre era evangelista. Con tutto il rispetto verso mia madre e verso questa religione , il mio Natale era triste. Tutti festeggiava io no. Tutti ricevevano i doni io no. Quando tornavo a scuola raccontavo che avevo ricevuto tanti doni e che il mio presepe era bellissimo. Mi viene il magone a pensarci. Ma è acqua passata mi sono rifatta con i figli e ora anche i nipoti. ...buon Natale di Amore

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    1. Io sono stata molto fortunata. Per questo continuo a parlarne. Condividere è riportare in vita. Grazie e tanti auguri anche a te

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  6. Io Adoro leggerti, mi perderei le ore a farlo. Mi piacciono i tuoi racconti, come li racconti, le piccole grandi scintille che mi si accendono dentro nel farlo.
    E stavolta, grazie a Federica, ho pure appurato il tuo nome, o almeno credo: Liria...
    Bello, mi piace, mi sa di antico e prezioso, come il racconto magico del tuo Natale...

    Serena notte!

    Regina

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  7. Ciao Liria, bellissimo post, raccontato semplicemente, mi ha scaldato il cuore. Il presepe non lo preparo da tantissimi anni, credo che ne preparerò uno per l'anno prossimo, ne sento la mancanza. Attendo il seguito del tuo presepe.

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