Di pessimi libri e decisioni irrevocabili
L’ha
fatto.
L’ha mollato.
L’ha mollato.
Sa
bene di aver detto più volte che non lascia mai i libri a metà, che bisogna
dare tempo all’autore di carburare, che, a volte, un’unica pagina giustifica un’opera…ma
a tutto c’è un limite.
Facciamo
un passo indietro.
Quando, il mese scorso, con le sue classi Dolcezze ha
portato avanti l’iniziativa di #ioleggoperché, una delle attività è stata uno
scambio di libri, preceduta da una breve presentazione del libro proposto (che,
ovviamente, doveva essere importante e valido per chi lo consigliava).
In
questo incontro, nel coacervo di volumi che ha invaso le classi, un romanzo si
ripresentava più volte, illustrato entusiasticamente dalle ragazze: “Uno
splendido disastro” di Jamie Mc Guire.
Alla domanda: “Ma di che parla?” è seguita la
risposta “Lo vuole leggere, prof? Glielo presto!” Così Dolcezze si è imbarcata
nella lettura di questo “best seller”.
PREMESSA:
Dolcezze legge spesso libri per ragazzi e adolescenti (vuoi per lavoro, vuoi
per diletto) e spessissimo questi le vengono proposti dagli alunni. Grazie a uno
di loro ha scoperto Harry Potter (quando ancora sembrava un libro per ragazzi)
e se ne è appassionata, si è imbattuta nella saga di Twilight (che è quanto più di adolescenziale
esista, almeno nel primo volume), che, confessa, non le è dispiaciuta (perché, in
fondo, Dolcezze è una romantica “diversamente adolescente”).
L’importante è
sapere a cosa si va incontro e aspettarsi letture da macchina e da spiaggia (salvo poi scoprire che Harry Potter è ben altro).
In
queste sue irruzioni nelle letture dei suoi allievi ha pure incontrato Moccia,
da allora considerato da lei come il punto più basso della letteratura “giovanilistica”,
per il vuoto assoluto di contenuti unito alla più totale assenza di forma e
stile.
...eppure
Moccia l’ha finito, anzi, ne ha letti addirittura due …ma questo no, non è
possibile: si è rifiutata di portarlo a termine, perché ti puoi immaginare la storiellina d’amore,
infarcita di banalità e priva di contenuti…ma ti aspetti che ci sia, almeno,
una coerenza e una logica nelle azioni dei due protagonisti e nelle vicende
narrate. Se uno cerca l’irrealtà legge un fantasy o un romanzo di fantascienza!
Qui
è tutto inverosimile: dai personaggi, che brillano per incoerenza, alle
vicende, improponibili e fantastiche, allo stile (per scrivere un romanzo
costituito quasi esclusivamente da dialoghi devi essere Hemingway!).
Certi dialoghi
sono surreali come le chat di gruppo su WhatsApp …e, arrivata a metà, Dolcezze:
-si è chiesta se quella lettura rispondesse ad una prescrizione medica,
-si è ricordata dei Diritti del lettore di Pennac,
-ha pensato a quanto le aveva scritto Solsido in un commento,
-ha concluso che ha così poco tempo per leggere che non può permettersi di impiegarlo in una cattiva lettura.
-si è chiesta se quella lettura rispondesse ad una prescrizione medica,
-si è ricordata dei Diritti del lettore di Pennac,
-ha pensato a quanto le aveva scritto Solsido in un commento,
-ha concluso che ha così poco tempo per leggere che non può permettersi di impiegarlo in una cattiva lettura.
CONCLUSIONE:
l’ha mollato e l’ha restituito alla proprietaria, facendo pure un predicozzo
alle fanciulle: “Se vi capita di incontrare un ragazzo come Travis … SCAPPATE!”, perché, in aggiunta, questo libro è pure pericoloso, visto che presenta un modello di coppia che
è bene non riprodurre, considerato che il bel tenebroso è un violento e
possessivo stalker.
Insomma…Dolcezze
si chiede come questo romanzo abbia avuto un tale successo da generare anche
due (o forse tre) sequel e, soprattutto, ha capito di non potersi più illudere
di essere diversamente adolescente.
Oh santo cielo, e pensare che lo tenevo da parte come "leggera lettura di una rilassante storia d'amore"! Grazie dello sconsiglio, lo cestinerò senza pietà, questo e i suoi seguiti.
RispondiEliminaPS: ti confesso che non sei l'unica "diversamente adolescente" ;-)
Ciao!
Ringrazio sempre chi ha il coraggio di sconsigliare un libro che mi permette risparmiare qualche centesimo.
RispondiEliminaNon lo prendo neanche in considerazione, visto che anche io mi considero una diversamente adolescente!
Kly
Temo che la risposta sul perche' va di moda fra le ragazzine tu tel la sia già' data": bello, tenebroso, violento e possessivo. E' tragico ma e' così.....perche' invece 50 sfumature di grigio presenta una bella coppietta sana? Ed e' pure scritto con i piedi sigh....
RispondiEliminaScusa, non ho resistito...ho controllato ora....Lo sai che sull'amazon inglese ha più' di 1000 review di cui 820 lo indicano come "eccellente, la lettura dell'anno"??!!
RispondiEliminaDiseducativo e irrimediabilmente cretino.
RispondiEliminaMa forse la parola scientifica che ne sintetizza il reale valore è:
. UNA SOLENNE MINCHIATA.
Scusa,quando ce vò ce vó.
Oddio, meno male che non ne avevo neppure sentito parlare!
RispondiEliminafa paura, però, pensare che piaccia tanto alle ragazzine!!!!
Bello leggere ogni tanto anche non consigli di lettura :-)
RispondiEliminaCon queste premesse nemmeno lo prendo in considerazione (anche io diversamente adolescente ;-) ma convengo che il tempo è poco e se un libro è così meglio perderlo che perderci tempo...)
RispondiEliminaAppunto: meglio perderlo (il libro, appunto!)
Elimina@Manu: eh, eh, eh...so bene di essere in buona compagnia!
RispondiElimina@ Kly: lo dicevo sopra: difficilmente sono dura in una recensione, ma ci sono casi (come questo)in cui proprio non si può tacere
@Mammainse:il livello di demenzialità di questa "letteratura" è allucinante...eppure piace.
@ Solsido: Concordo. Mi piace l'"irrimediabilmente cretino", drammaticamente vero. (Credo che la tua sia la prima parolaccia del blog. Non le amo, ma qui, onestamente, ci stava)
@ MammaAvvocato: Tante volte si dice: "Purché leggano, va bene tutto": non è vero, purtroppo. Qui viene propagandato come "normale" ciò che, invece, è pericoloso. E non discutiamo,poi, di stile e forma!
@ Claudia: Come dicevo, visto che il tempo per leggere è poco, si deve dedicare a buoni libri. Se posso evitare a qualcuno di perdere tempo...
Pure io odio abbandonare i libri, ma visto che la lettura dovrebbe essere un momento piacevole, non vedo perché insistere, se proprio proprio il libro non ci prende.
RispondiEliminaConsidero i tuoi consigli di lettura di alto livello, se quindi il tuo sconsiglio è questo, il libro deve essere una vera schifezza.
Non è una parolaccia Dolcezze,Camilleri ha sdoganato il termine trasformandolo in un sostantivo di rara efficacia.
RispondiEliminaPremesso che io ho abbandonato a metà lettura tutti, dico tutti i libri consigliati da Antonio D'Orrico sul magazine del Corriere, condivido con te:
RispondiElimina- una sana passione per Harry Potter;
- una devozione al mestiere che passa anche per una faticosa documentazione sui gusti del "nemico" (e vai con Moccia, Federica Bosco - Twilight no, non ce l'ho fatta...)
- la mancanza cronica di tempo, che rende il mio tempo prezioso: per cui, solo classici, ormai. Almeno si va sul sicuro. Però, Zerocalcare, in spiaggia quest'estate, giuro che me lo leggo!
Per tutti questi motivi, grazie per lo sconsiglio!
@ Fede: onorata dalla fiducia! ;-)
RispondiElimina@ Solsido: che sia stata sdoganata a tutti i livelli non c'è dubbio, ma nel mio immaginario resta una parolaccia, per quanto, in questo caso, molto appropriata
@ Ariane: anch'io comincio a tremare quando leggo una bella recensione di qualche critico quotato...La mia amica lettrice ancora ricorda un libro che le ho regalato perché ne avevo lette critiche entusiastiche...un orrore incomprensibile
E il tuo gesto di interruzione avrà anche avuto un valore didattico e euristico con i tuoi alunni. Brava!
RispondiEliminaMe lo appunto - non so se per evitarlo o per assaggiarlo e riflettere sui modelli di coppia positivi (che sono davvero pochi nella letteratura), visto che piace tanto alle ragazze. Considera che, al contrario di te, non ho nessuna remora a piantare a mezzo un libro preso in prestito ^__^
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