Delle cronache di Villa Arzilla 2 (e Dei libri dell'anno 32)
E’ universalmente
noto che i tappeti arredano una casa, la riscaldano, la colorano . E’ bello
camminarci sopra a piedi nudi e sdraiarcisi sopra per leggere un libro o
giocare coi bambini.
E’, altresì,
universalmente noto che i tappeti sono assolutamente vietati in caso di
allergie agli acari…e in caso di difficoltà motorie, perché potrebbero essere
causa di inciampo.
Cronaca di un mezzogiorno
di ordinaria follia
La
Genitrice ha una bella casa.
La
Genitrice è la casalinga perfetta.
La
Genitrice ha 83 anni, una protesi d’anca e un marito sulla sedia a
rotelle.
E
una casa piena di tappeti.
Dolcezze
va a pranzo e si offre di portare il Genitore in sala. Per far questo deve
spostare 2 tappeti e 2 poltroncine, che poi deve rimettere a posto (questa
operazione si ripete ad ogni pasto).
“Mamma,
ma perché non togli da qui queste poltroncine? Non ti rendi conto di quanto
siano ingombranti?
“Stanno bene dove stanno.
E poi che ne faccio, le butto?”
“Ma non pensi che
dovresti almeno togliere qualche tappeto? Con la sedia viene difficile
manovrare, …e poi sono pericolosi. Potresti inciampare!”
“I tappeti stanno bene
dove stanno.”
“Ma non pensi che almeno
dovremmo mettere l’antiscivolo sotto?”
“Sì, vabbé…così poi devo
sistemare pure quello!”
Dolcezze
entra in cucina, dove un lungo tappeto gommato è steso davanti alla postazione
di lavoro, mette il piede male e decolla, con un volo degno di un surfista, per
poi atterrare sul sedere.
“Mamma, ma ti rendi
conto che se fossi caduta tu ti saresti sbriciolata? Capisci cosa intendo
quando ti dico che devi togliere tutti i tappeti?”
“Io sto attenta! Ti pare
che sono impastoiata come te?”
Che
Dio ce la mandi buona.
Se non facciamo riferimento a classici senza tempo, la vecchiaia in letteratura non è
molto gettonata, se non per rimarcare alcuni stereotipi (che si ritrovano,
ahimé anche nelle mie cronache di Villa Arzilla).
Per questo è originale il punto di vista del romanzo che oggi propongo
per il venerdì del libro.
E’ la storia di Tommaso Perez, un brillante fisico nucleare che un ictus
ha limitato nell’autonomia e ha costretto in una casa di riposo. Tommaso è un
uomo astioso, che guarda con fastidio al microcosmo in cui è costretto a
vivere, ai suoi compagni di stanza, alle piccole manie degli anziani ospiti e
alle loro piccinerie. E’ un uomo che vive in attesa della morte, perché ciò che
dava un senso alla sua vita non esiste più. Poi, all’improvviso, nella sua grigia esistenza entra Elena che,
insieme al fisioterapista testimone della storia, riesce a vedere oltre la sua
scontrosità e riesce a riconciliarlo con la vita.
Delicatissimo è il tema affrontato e delicatissimo è il modo di
descriverlo, e, soprattutto nella prima parte del romanzo, sono presenti molte
parti ironiche e addirittura comiche.
Elegiaco il racconto della visita
all’osservatorio astronomico che tanta importanza aveva avuto nella sua vita,
commovente il ricordo del figlio perduto. Assolutamente fuorviante è, invece,
la copertina del libro.
Ho letto questo libro tanti anni fa, quando è stato pubblicato,
consigliato da un’amica e mi è piaciuto,
ma quando l’ho ripreso, dopo l’esperienza di Papà, ho potuto comprenderne in
pieno la verità.
Libro da leggere, per capire l’importanza della vita, di ogni
vita.
Certo che tua madre ha un bella testa dura.
RispondiEliminaLa fissazione dei tappeti ce l'ha anche mia suocera ma io e mio marito abbiamo rinunciato a discutere con lei,tempo perso.Poi quando succedono le male occasioni se le piange,e succedono.L'ultima in ordine il polso rotto.
Il libro di cui parli l'ho letto anni fa.Un capolavoro.
Molto interessante il tema. Se ti interessa, ti consiglio a questo proposito, se non lo conosci, Le stanze illuminate di Richard Mason che mette la vecchiaia e il rapporto madre/figlia al centro della sua storia.
RispondiEliminaCon i genitori è una battaglia già persa in partenza.
RispondiEliminaE' sempre un piacere passare dalle tue parti....
RispondiEliminaMal comune mezzo gaudio!! La mia genitrice vive sola con una protesi al ginocchio, in casa il pavimento quasi non si vede...mancava solo un tappetino da sistemare sotto il lavello e non è neppure antiscivolo!!
RispondiEliminaNon è semplice trattare con gli anziani! I miei sono ancora in gamba ma già vedo alcune assonanze col tuo racconto.
RispondiEliminaAlla prossima!