Della cucina: parte seconda
Peripezie
In effetti questa parte dovrebbe costituire l'antefatto, ma considerato l'impegno emotivo, emozionale e di salute nervosa che ha richiesto, entra a pieno titolo tra le peripezie.
Dicevamo che l'Amato Bene aveva imposto la cucina fatta su misura dal falegname. Ok, come dev'essere? Dolcezze impone, come già detto il bianco, ma la discussione sul modello impegna i nervi di entrambi per due mesi. Perché Dolcezze sarà pure complicata, ma A.B. non scherza. Dopo pagine e pagine di disegni, si addiviene ad un accordo, col falegname che chiede: "Ma siete sicuri? Sicuri sicuri?"
Dolcezze vuole giocare sui colori e vuole un top blu (non storcete il muso, è un tipo originale) e quindi vuole delle piastrelle in tinta. Ma avete idea di quante tonalità di blu esistano in natura e fra le mattonelle? Dopo giorni di ricerche si trova qualcosa (e si prega che le piastrelle arrivino puntualmente).
Prima ancora che il falegname tagli il legno, già Dolcezze ha piantato la sua bandiera su un'anta della colonna che dovrà contenere la sua montagna di tessuti, cotoni, lane e attrezzi vari (compresa la sua fiammante macchina da cucire), finora suddivisi in tre cestoni e vari armadi in giro per casa. Dopo di che ha già stabilito su carta cosa ogni singolo stipetto dovrà contenere e ha già minacciato feroci punizioni per chi non obbedirà alle sue disposizioni. Inutile dire che le sonore risate di marito e tribù le risuonano ancora nelle orecchie. Si capisce, vero, che Dolcezze è un pelino esaurita?
I lavori sono già in corso e ancora qua si discute se scegliere un tavolo tondo o rettangolare...
1° giorno
Ore 7.30: arriva l’allegro
manipolo dei distruttori, armati di martelletti pneumatici, picconi e vanghe.
La famiglia Dolcezze è già operativa dalle 7.15, pronta a scattare fuori al
primo segnale di pericolo. Gli studenti e la prof vanno a scuola e l’eroico
Amato Bene resta a custodia del forte.
Ore 10.20: al cambio dell’ora Dolcezze chiama casa.
“Non puoi credere a quello che abbiamo scoperto!”
“Cosa?”
"Hai presente la perdita di gas?”
”Intendi quella per cui la mia casa è trasformata in un campo di battaglia, con scatoloni e buste sparsi per le stanze; quella per cui andiamo a mendicare dalla genitrice un pasto caldo; quella per cui abbiamo abbandonato al suo destino la mia bellissima cucina, testimone di tante battaglie?”
“Sì, quella. Non c’era nessun tubo che perdeva: perdeva il rubinetto d’accesso, quello posto sotto il lavello”
“COOOOOOOSA! E BEN 4 IDRAULICI VENUTI A CONTROLLARE NON SE N’ERANO ACCORTI? E TU NON TE NE SEI ACCORTO?”
“Non puoi credere a quello che abbiamo scoperto!”
“Cosa?”
"Hai presente la perdita di gas?”
”Intendi quella per cui la mia casa è trasformata in un campo di battaglia, con scatoloni e buste sparsi per le stanze; quella per cui andiamo a mendicare dalla genitrice un pasto caldo; quella per cui abbiamo abbandonato al suo destino la mia bellissima cucina, testimone di tante battaglie?”
“Sì, quella. Non c’era nessun tubo che perdeva: perdeva il rubinetto d’accesso, quello posto sotto il lavello”
“COOOOOOOSA! E BEN 4 IDRAULICI VENUTI A CONTROLLARE NON SE N’ERANO ACCORTI? E TU NON TE NE SEI ACCORTO?”
Ciò che salva l’Amato Bene è che Dolcezze ha ancora 3 ore di
lezione e la sua furia omicida intanto sbollisce. Pollyanna in azione comincia
ad elucubrare che forse è meglio così, che hanno "messo in moto l’economia" dando
lavoro a muratori, idraulici, elettricisti e falegnami, che hanno arredato la
casa di chi non aveva mobili…e che avranno tutto nuovo. Ma non può non essere
furiosa con la superficialità e l’imperizia di quanti sono venuti prima a
controllare. Perché, se è possibile che l’A. B. non abbia individuato la
perdita (in fondo non fa l’idraulico) è inconcepibile che dei “professionisti”
non ci abbiano badato, quando l’ultimo, appena arrivato, se n’è immediatamente
accorto.
E vi risparmia la tirata polemica contro chi non fa bene il
suo lavoro, quale che sia.
A dire il vero io faccio come i cani da tartufo.Conscia del mio naso sensibile ad ogni mutazione olfattesca io mi metto alla ricerca dell'origine della puzza e fino a quando non la trovo non mi dó pace...Tu ormai puoi solo fare buon viso a cattivi idraulici e sperare che almeno i lavori nuovi siano fatti a regola d'arte.
RispondiEliminaMamma mia, certo che è peggio di un parto Dolcezze!
RispondiEliminaE sorvoliamo sugli idraulici!
Non vedo l'ora di leggere il seguito (e vedere la cucina montata!)
Un abbraccio Maria
Effettivamente mi sembra da lavare col sangue (degli idraulici, non certo dell'A.B., che oltretutto non fa l'idraulico)!
RispondiEliminaQuindi non era il caso di rompere tutto?
RispondiEliminaE' vergognoso, sono d'accordo con te. E' il motivo per cui amo il mio idraulico: competente, efficiente, veloce e con fattura!
RispondiEliminaRoba da matti!
RispondiElimina@ Solsido: effettivamente questa è la mia unica speranza...
RispondiElimina@ Maria: speriamo che almeno il parto vada bene! Per ora solo doglie...
@Murasaki: l'avevo pensato anch'io. In ogni caso se incontro i 4 idraulici non rispondo di me
@ Assia: no. Bastava sostituire un rubinetto. No comment
@ la povna: vergognoso è dire poco
@Rosa: appunto
Quanto mi piace leggerti! Dai il meglio di te in questi post!
RispondiEliminaAttendo il seguito!