Dei libri dell'anno 17: Ditelo a Sofia
Una bambina difficile, poco
pronta e ricettiva, una madre, famosa pedagogista, che non la comprende e quasi
si vergogna di lei, un padre affettuoso e premuroso, che però muore
all’improvviso, indirizzando alla figlia l’ultimo pensiero: ”Ditelo a
Sofia”.
La storia parte da qui, da una
bambina che, nel vuoto che la circonda, nella nuova casa in cui deve
trasferirsi, si tormenta alla ricerca del messaggio che il padre voleva
indirizzarle. Così la bambina “strana”, “distratta” e “poco sveglia” si
trasforma prima in un detective, per scoprire chi avesse raccolto l’ultimo
respiro del padre e poi, una volta trovatolo, si presenta nella sua casa. E qui
comincia uno strano rapporto con un vecchio irascibile e brontolone che,
nonostante la sua ritrosia, si affeziona alla bambina e la aiuta, a modo suo, a
risolvere i problemi che via via le si presentano. E Sofia diventa il centro di
un nuovo universo, attorno al quale ruotano tante figure, tutte capaci di
scoprire l’anima della bambina e di renderla oggetto delle loro cure, tutte
tranne la madre, troppo preoccupata per lo sviluppo imprevisto e sgradito della
sua carriera. Bellissima la figura
dell’insegnante, Marta Szabò, che, considerata da tutti rigida e algida, è,
invece, attenta a comprendere le potenzialità della bambina ed è abilissima a
trovare una brillante soluzione ad un problema veramente serio.
Come negli altri romanzi della
Szabò assistiamo ad uno scontro fra donne. Se ne “La porta” esisteva il
confronto fra la grande scrittrice e la perfetta donna di casa e ne “La ballata di Iza” i due mondi inconciliabili sono quelli della
madre e della figlia, alla stessa maniera qui
gli uomini sono figure positive, mentre le donne non si comprendono e
paiono appartenere a mondi diversi.
Mirabile e poetica è la figura di
Sofia, mistero per tutti coloro che non sono in grado di andare oltre le
apparenze, ma libro aperto per chi sa vedere con gli occhi del cuore.
Il tutto scritto con lo stile
impeccabile e raffinato della Szabò, che ha la capacità di farti comprendere
cosa sia il bello scrivere e la Letteratura.
Con questo libro partecipo al Venerdì del libro di Homemademamma, connessione vacanziera permettendo!...a proposito. ..se volete leggere del nuovo adolescente ripassate nel fine settimana quando, forse, riavrò internet!
Con questo libro partecipo al Venerdì del libro di Homemademamma, connessione vacanziera permettendo!...a proposito. ..se volete leggere del nuovo adolescente ripassate nel fine settimana quando, forse, riavrò internet!
"Ditelo a Sofia" è uno dei libri più belli che abbia mai letto.La storia di questa bambina straordinaria mi ha preso il cuore,talvolta avevo l'impressione che i personaggi potessero materializzarsi,prendere vita,tale era la mia partecipazione alle vicende descritte che avrei voluto poter abbracciare Sofia,scuotere la madre,schiaffeggiare la zia così ottusa,stringere la mano alla maestra e...insomma è un romanzo che non ti stancheresti mai di leggere,anzi,quando l'ho finito mi sono sentita più sola,mi mancava Sofia
RispondiEliminaQuando un libro suscita queste emozioni, allora è un grande libro. Sofia è una figura indimenticabile, come le altre donne della Szabó e altrettanto bella è la maestra.
RispondiEliminaMi piace, prendo nota!
RispondiEliminagrazie.
Poco tempo fa ho lanciato un appello per la salvezza del mio congiuntivo ed ho chiesto ad amici e parenti di consigliarmi e regalarmi libri in italiano. Nessuno mi ha incuriosito come il libro che hai presentato! E non conosco neppure la scrittrice! Questo libro sarà' presto mio!!!
RispondiEliminaDa come ne parli sembra davvero molto bello... Pur avendo una lista d'attesa lunghissima ne prendo nota.
RispondiEliminaDa come ne parli sembra davvero meritevole di essere letto. Anche se ho una lunga lista d'attesa ne prendo nota...
RispondiElimina@ Mammavvocato: grazie a te della visita!
RispondiElimina@Mamma InSe: è un libro bellissimo e stranamente poco noto, come la scrittrice. Io l'ho conosciuta, per il passaparola di un'amica,soltanto la scorsa estate e da allora non l'ho più lasciata. Sono libri da leggere e da rileggere.
@ Stefania : ne vale veramente la pena