Di classici e progetti
Ci sono libri di cui ci innamoriamo a prima lettura, altri che scopriamo più tardi, quando la vita, con le sue esperienze, le sue gioie e i suoi dolori ci fa comprendere meglio un personaggio, una frase, un momento. Ci sono libri che leggiamo una sola volta, altri che rileggiamo tante e tante volte, scoprendo sempre qualcosa di nuovo.
Quando ho preso per la prima volta "Il Gattopardo", di cui mio padre decantava le lodi e di cui possedevamo una delle prime edizioni, l'ho trovato noiosissimo e dopo quattro pagine l'ho mollato. Poi, riprendendolo molti anni dopo, l'ho divorato e oggi sta tra i miei primi 10 libri preferiti. Stesso destino per "I promessi sposi", lettura noiosissima al Ginnasio, passione riscoperta quando DOVEVO insegnarlo.
Alcuni libri, letti da ragazza e riletti da adulta, hanno suscitato in me reazioni diversissime. Quando un paio di anni fa ho riletto per intero "Mastro-don Gesualdo", opera che conoscevo benissimo, quasi non riuscivo a finirlo, tanto era in me il dolore che derivava dalla fortissima partecipazione emotiva con il personaggio. E dire che io non ne consigliavo mai la lettura a scuola, perché il ricordo che ne avevo era di un mattone colossale! Ora invito i ragazzi ad appuntarsi il titolo, a rileggerlo quando saranno più adulti, anche per capire meglio il mondo e le sue realtà.
La prima volta che ho letto "Il nome della rosa" ho divorato il romanzo saltando capitoli interi ( tutti quelli storici) che materialmente non capivo. Riletto dopo l'università e gli studi relativi...ho apprezzato il romanzo tutto intero.
Alcuni libri, letti da ragazza e riletti da adulta, hanno suscitato in me reazioni diversissime. Quando un paio di anni fa ho riletto per intero "Mastro-don Gesualdo", opera che conoscevo benissimo, quasi non riuscivo a finirlo, tanto era in me il dolore che derivava dalla fortissima partecipazione emotiva con il personaggio. E dire che io non ne consigliavo mai la lettura a scuola, perché il ricordo che ne avevo era di un mattone colossale! Ora invito i ragazzi ad appuntarsi il titolo, a rileggerlo quando saranno più adulti, anche per capire meglio il mondo e le sue realtà.
La prima volta che ho letto "Il nome della rosa" ho divorato il romanzo saltando capitoli interi ( tutti quelli storici) che materialmente non capivo. Riletto dopo l'università e gli studi relativi...ho apprezzato il romanzo tutto intero.
Cos'è che rende a noi piacevole una lettura o ce la fa abbandonare?
Certo, indubbiamente, la forma espressiva dello scrittore e la sua capacità di suscitare in noi emozioni, ma anche la nostra sensibilità di lettori che ci spinge ad immedesimarci in qualche personaggio e a sentirci partecipi della sua esperienza. Per cui le riflessioni del principe Fabrizio e il cinismo di Tancredi a tredici anni non ti dicono niente, ma quando a venti hai già sperimentato sulla tua pelle il "trasformismo" dei tuoi simili, tutto ti diventa più chiaro...
Certo, indubbiamente, la forma espressiva dello scrittore e la sua capacità di suscitare in noi emozioni, ma anche la nostra sensibilità di lettori che ci spinge ad immedesimarci in qualche personaggio e a sentirci partecipi della sua esperienza. Per cui le riflessioni del principe Fabrizio e il cinismo di Tancredi a tredici anni non ti dicono niente, ma quando a venti hai già sperimentato sulla tua pelle il "trasformismo" dei tuoi simili, tutto ti diventa più chiaro...
Il problema è superare lo scoglio della prima difficoltà di lettura, ma ci vuole anche la maturità per farlo.
Fatta questa premessa: cosa ci spinge a leggere un libro? Spesso il consiglio di un amico, una recensione letta, una bella copertina... a volte anche la scuola (purtroppo non sempre!).
Ho pensato di condividere con voi qualcosa di me dedicando dei post ai libri che mi hanno colpito di più e che magari non sono molto noti approfittando anche del venerdi del libro di homemadema mamma. In parte saranno i libri letti quest'anno, in parte quelli già letti nel passato (anche perché per ora sono così stanca che appena a letto crollo!).
Fatemi sapere che ve ne pare dell'idea.
Ho pensato di condividere con voi qualcosa di me dedicando dei post ai libri che mi hanno colpito di più e che magari non sono molto noti approfittando anche del venerdi del libro di homemadema mamma. In parte saranno i libri letti quest'anno, in parte quelli già letti nel passato (anche perché per ora sono così stanca che appena a letto crollo!).
Fatemi sapere che ve ne pare dell'idea.
Questo è un argomento che mi entusiasma visto che io non sono una creativa(con le mani,o meglio,con le dita io so solo suonare il pianoforte).
RispondiEliminaQuesto è un argomento che mi entusiasma visto che io non sono una creativa(con le mani,o meglio,con le dita io so solo suonare il pianoforte).
RispondiEliminaE non sono buona per digitare quattro fesserie...
RispondiEliminaMi sono pure dimenticata di scrivere neanche prima di buona.
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