Del rientro (cronaca di una giornata di folle ordinarietà)
Ok,si riparte. Dopo 15 giorni di levate alle 8.00, nanne a mezzanotte, tombole e mangiate, si ricomincia.
Sveglia alle 6.00, preparazione colazione, vestizione Cucciolo addormentato e recalcitrante, urla disumane per tirare fuori l'Erede dalle coltri, mentre la Stella con occhio appannato si trascina dalla sedia al divano con movimenti scoordinati. IO NO! La doppia flebo di caffè ha fatto effetto e sono già iper-iperattiva e pronta ad iniziare la mia quotidiana battaglia.
Trascino Accompagno il Cucciolo a scuola e vado nel mio Luogo di Delizie.Vengo a sapere con sollievo che Il Famoso Registro ancora non è partito, ma con doloroso disappunto scopro che, riguardo all'inserimento dei voti per gli scrutini, NON ERA IL SERVER A NON FUNZIONARE, ma io ad avere impallato il sistema. Meravigliosa figura di...davanti al tecnico di laboratorio informatico e al vicepreside.
E siamo solo alle 8.10 del mattino.
Stendo una trapunta di silenzio sulle 4 ore successive. Alunni in stato letargico ascoltano i miei monologhi sulla "serva Italia di dolore ostello" e, senza pudore alcuno e senza preoccuparsi dell'effetto sulla mia autostima, concludono che Dante dovrebbe essere eliminato dai programmi. Sono troppo stanca e prostrata per reagire. Il fanciullo cui ho consegnato il compito sul quale avevo corretto "Quore", con candore dichiara che forse quel giorno era di fretta. Attacco con "Servi sunt, immo homines" e spero in una reazione interessata. Ma anche Seneca, mi sa, è fuori luogo. Una collega insegue ME per sapere come fare a digitare i voti e , a quel punto, io fuggo.
Spesa, cucina, recupero Cucciolo, pranzo, rigoverno e...COMPITI!
"Quanto fa 76-29?" "Da dove viene capite?" Ma che significa questa frase di Spinoza?" (il tutto, ovviamente e assolutamente in contemporanea, migliorando notevolmente la mia prostrata autostima) Ciliegina sulla torta: Collegio dei docenti. E su questo stendo non una, non due, ma tre trapunte. Torno a casa e passo le due ore successive a correre tra una versione e l'altra da correggere, una pentola con lo spezzatino e la raccolta del materiale per il lavoro di domani.
Dopo questa cronaca di un giorno di ordinaria e folle normalità, pensate che sia fuor di luogo andare a dormire?
E siamo solo alle 8.10 del mattino.
Stendo una trapunta di silenzio sulle 4 ore successive. Alunni in stato letargico ascoltano i miei monologhi sulla "serva Italia di dolore ostello" e, senza pudore alcuno e senza preoccuparsi dell'effetto sulla mia autostima, concludono che Dante dovrebbe essere eliminato dai programmi. Sono troppo stanca e prostrata per reagire. Il fanciullo cui ho consegnato il compito sul quale avevo corretto "Quore", con candore dichiara che forse quel giorno era di fretta. Attacco con "Servi sunt, immo homines" e spero in una reazione interessata. Ma anche Seneca, mi sa, è fuori luogo. Una collega insegue ME per sapere come fare a digitare i voti e , a quel punto, io fuggo.
Spesa, cucina, recupero Cucciolo, pranzo, rigoverno e...COMPITI!
"Quanto fa 76-29?" "Da dove viene capite?" Ma che significa questa frase di Spinoza?" (il tutto, ovviamente e assolutamente in contemporanea, migliorando notevolmente la mia prostrata autostima) Ciliegina sulla torta: Collegio dei docenti. E su questo stendo non una, non due, ma tre trapunte. Torno a casa e passo le due ore successive a correre tra una versione e l'altra da correggere, una pentola con lo spezzatino e la raccolta del materiale per il lavoro di domani.
Dopo questa cronaca di un giorno di ordinaria e folle normalità, pensate che sia fuor di luogo andare a dormire?
Coraggio,le prossime vacanze arriveranno prima o poi.Nel frattempo mi duole dirti che sei in buona compagnia.Io,appena ho messo la ruota della mia macchina nel parcheggio come prima faccia ho incrociato quella del mio amato direttore.E già è cominciata male.Poi mio padre mi ha relazionato sulle ultime,tristissime performance di mia madre.Ed è andata peggio.Certo non posso arrivare ai tuoi livelli perché i miei alunni non si pongono neanche il problema dell'importanza di certi autori,che so Bach,Schumann loro proprio li bypassano.Non li ascoltano e basta.Non tutti per fortuna.Ma quando trovo qualcuno interessato a quello che dico mi verrebbe di buttarmi ai suoi piedi,alla Fantozzi per intenderci,e dimostrargli tutta la mia gratitudine.Ora il problema è far capire ad alunni e figli che è arrivato il momento di "quagliare",e invece dovremo aspettare che si riabituino al giusto ritmo e quando il miracolo avverrà,tutte le forze della programmazione,artistica nel mio caso,convergeranno per vanificare ogni minimo progresso.Amen.
RispondiElimina,Forse sono andata fuori tema ma io non ho i tuoi ritmi e soprattutto mi voglio tanto bene.
RispondiEliminaMi sa che non è questione di ritmi, ma di necessità" obbligate"...
Eliminama c'e' anche chi non ha appendici da curare personalmente . facendo parte delle mamme cellulare \bancomat.(questa ti mancava ) e corre per aggiornare con il nostro amato r.e.ben 10 classi.+un coordinamento di 5 +un progetto di recupero+un pon da tutorare e.uno da frequentare e 10 scrutini da preparare e poi la mattina recitiamo a.soggetto ! e ci volevano anche riprendere i soldi !!
RispondiEliminaBeh, a te evidentemente i soldi li avevano dati. ..io sono ferma da secoli! Per il resto ...buon lavoro anche a te . Interessante la mamma bancomat, ma io per ora , semmai, sono solo una mamma borsellino.
EliminaDante Alighieri ed il suo inferno per me alle superiori è stato davvero un inferno, ogni volta che dovevo studiare la divina commedia prendevo libro e quaderno, mi trasferivo in cucina e finivo i compiti, però ero talmente impressionata che avevo paura di tornare in camera e quindi mi portavo il cane e lo facevo dormire con me ai piedi del letto. Quella maledetta materia mi metteva una paura matta, mi provocava sogni bruttissimi anche al 5° anno che ormai eravamo arrivati al Paradiso. Una volta l'ho confessato alla prof ma non mi ha creduto. Quindi non so se dovrebbero toglierlo o meno, mentre sembra peccato...
RispondiEliminaDevo credere che avevi un ottimo insegnante, se riusciva a farti sentire viva e reale la Poesia (e ciò nuoce alla mia autostima, visto che in quella classe io non riesco a suscitare emozioni), oppure sei tu così sensibile da cogliere la Bellezza. Non so perché, ma propendo per la seconda ipotesi...
EliminaL'insegnante era brava, però io avevo una fervida fantasia , l'atmosfera e i personaggi me li figuravo tutti è troppo strano da spiegare, forse era il concetto in se che mi faceva impressione l'oltretomba.
EliminaInvece nel biennio ho avuto un insegnante di italiano superlativo che aveva un metodo bellissimo con i promessi sposi. Mi ricordo che 2 ore con lui volavano, in pratica leggeva lui stesso il libro e noi tutti in silenzio che seguivamo e sottolineavamo le parole di cui non conoscevamo il significato. Come compiti a casa riassunto e ricerca dei vocaboli sconosciuti, quanto mi piaceva. Lo stesso faceva con la storia leggeva e spiegava come fosse un racconto.
e poi era talmente bravo che faceva le voci diverse per i dialoghi.
Elimina