Dei libri dell'anno (1): Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico
Nuova etichetta: I libri dell'anno.
Quest'anno cominciamo con una favola per lettori da 0 (supponendo che ci siano la mamma o il papà a leggere per loro) a 99 anni. Con questo libro io e il mio Cucciolo abbiamo trascorso l'ora di attesa dal pediatra, leggendo una pagina per uno. Esperienza da ripetere assolutamente!
Il libro in questione è
Per chi ha letto "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" è il ripetersi di un'esperienza bellissima.
Dietro le parvenze di una favola che coinvolge prima un duo (Max e Mix,un bambino poi uomo e il suo gatto) e poi un trio (con l'aggiunta del topo Mex) si nascondono una pluralità di significati, nemmeno tanto nascosti.
Innanzi tutto è la storia di una bella amicizia, in cui l'uomo e l'animale hanno un rapporto paritario e in cui si divide tutto perché "i veri amici condividono i sogni e le speranze, si prendono sempre cura uno dell'altro e si aiutano a superare qualunque difficoltà".
Il gatto che, divenuto cieco, torna a vedere con gli occhi di quello che, per legge di natura,dovrebbe essere il suo nemico ci insegna che la vera amicizia supera le paure e le diffidenze.
Il gatto cieco che, guidato dal topo, riprende a saltare da un tetto all'altro col suo piccolo amico in groppa ci ricorda che anche chi è debole e vecchio può essere ancora utile per "far volare" chi è più piccolo.
Il giovane che "accoglie" il nuovo ospite perché vede che è amico di Mix ci ricorda la necessità dell'apertura verso il diverso da noi.
Il topo che si preoccupa di consentire al suo amico di risentire il soffio del vento o di camminare sui tetti ci fa pensare che dobbiamo guardare oltre il nostro piccolo interesse particolare e preoccuparci dei bisogni dell'altro....
Veramente tanto per un libriccino di 70 pagine!
Buona lettura!
Con questo post partecipo al venerdì del libro di homemademamma
l'ho letto anch'io alla mia bimba questo libro recentemente. Un'ottima lettura per entrambe!
RispondiElimina"Avevano spento anche la luna"di Ruta Sepetys è il libro che ho finito da una decina di giorni ma che, in occasione della giornata della memoria,ha assunto un significato ancora più rilevante.Il libro parla della deportazione dei lituani in Siberia ad opera del governo stalinista.Il grande Stalin ha sulla coscienza 20milioni di morti ma nessuno lo rammenta.Il 27 gennaio io ho onorato la memoria di tutti coloro che sono morti a causa di ideologie assolutiste e deviate con la rabbia per il silenzio colpevole del mondo verso coloro che,a differenza degli ebrei,non hanno neanche il riconoscimento di martiri della libertà.
RispondiEliminaNoi non l'abbiamo ancora letto ma l'abbiamo in mente già da un po'.
RispondiElimina@ solsido: grazie x la segnalazione che ti invito ad inoltrare x il prossimo venerdì del libro. È importante far conoscere buoni libri
RispondiElimina@ silvia e stefania: è bello trovarsi in sintonia su un libro che è non solo bello ma anche "buono"
Ci tengo a precisare che il romanzo di cui ho parlato è un'opera importante perché tratta un argomento sconosciuto al grande pubblico e apre una finestra su uno degli eventi più tragici della storia dell'umanità.Detto questo,per me non è alta letteratura,è scritto bene con uno stile scorrevole che rifugge dalla ricerca dell'effetto,tanto i fatti superano la più truculenta fantasia,ma se cerchiamo l'impronta del grande autore dobbiamo andare altrove.
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