Di mamme
L'altra sera, parlando con amici di mamme e di figli, è venuta fuori una discussione sulle varie tipologie di mamme che mi ha richiamato un blog simpaticissimo che seguo, 50sfumaturedimamma. Qui c'è una deliziosa rubrica fissa, in cui si parla, appunto, delle diverse caratterizzazioni del ruolo materno, le "fenomenologie della mamma" , dove si trova una bellissima elencazione di mamme di tutti i generi, dalla mamma snob alla mamma mostro. Con la mia amica riflettevamo su quelle in cui ci riconoscevamo ed io (manco a dirlo!) ho trovato una particolare assonanza con la mamma natalizia e la mamma creativa. Poi mi è venuto spontaneo dire che,in aggiunta, io ero la MAMMA FA' QUELLO CHE VUOI e, ad una ricerca attenta, ho verificato che questa tipologia non è stata ancora esaminata. Per questo ho pensato di presentarla qui.
La mamma fa' quello che vuoi è una mamma che è partita molto bene. In genere si tratta di una plurimamma, che al primo figlio era praticamente perfetta. Sapeva benissimo cosa fare o cosa non fare, sapeva BENISSIMO cosa il proprio rampollo doveva fare o non fare. E, infatti, il suo primogenito era un soldatino che salutava tutti, stava immobile e silenzioso in chiesa, mangiava di tutto e con la bocca chiusa, faceva diligentemente i compiti e stava alla televisione e ai videogiochi non più di mezz'ora.
La seconda figlia era già più movimentata. Non stava ferma un secondo, saliva sui divani, faceva sparire le chiavi nelle case in cui andava in visita, lasciava uno strato informe di giocattoli sul pavimento proprio e altrui, ma, comunque, era abbastanza controllata e imparava, suo malgrado, a riparare ai propri errori.
Con il terzo è tutta un'altra musica.
La mamma (quasi) perfetta si è evoluta, come un pokemon.
No, non è diventata più efficiente o più capace o più preparata in psicologia infantile. No, è solo più stanca e ha troppe cose da fare, anche perché seguire tre età evolutive diverse (la pizzeria, il cinema e le feste di compleanno a scuola), tre tipologie di compiti diverse (ché manco Pico della Mirandola in persona era in grado di passare da Platone alla terza declinazione dei nomi greci e alle somme col riporto) e, contemporaneamente, genitori invecchiati e malconci non è facile. Per cui la sua risposta tipica è diventata "Fa' quello che vuoi".
"Mamma, posso giocare alla Play?" "Fa' quello che vuoi".
"Mamma, posso prendere le merendine?" "Fa' quello che vuoi".
"Mamma, , possono venire Mattia e Gabriele (due diavoli scatenati) a giocare con me?" "Fa' quello che vuoi".
"Mamma, gioco al computer." "Fa' quello che vuoi".
"Mamma, vado al cinema." "Fa' quello che vuoi".
"Mamma, stasera esco e non so quando torno." "Fa' quello che vuoi".
"Mamma, questo maglione non mi piace e ne metto in altro." "Fa' quello che vuoi".
Il pubblico che aveva ammirato la mamma (quasi ) perfetta rimane perplesso quando vede il primogenito-soldatino con l'orecchino o la secondogenita col tacco 10 o il terzogenito scatenato e incontenibile e interroga la genitrice, con delicatezza, per carità: "Ci sono problemi? Stai bene? Papà? Come va a Scuola? L'Amato Bene?" E quando la mamma fa' quello che vuoi risponde: " Tutto al solito", lo sguardo dubbioso e compassionevole l'accompagna.
Incredibile dictu...la mamma fa' quello che vuoi ha mollato.
Controlla, ma le sue maglie si sono molto allentate; dispone, ma lascia correre un po' di più; vigila, ma è diventata più condiscendente.
Si è evoluta, appunto (o è stata presa per sfinimento?)
La mamma (quasi) perfetta si è evoluta, come un pokemon.
No, non è diventata più efficiente o più capace o più preparata in psicologia infantile. No, è solo più stanca e ha troppe cose da fare, anche perché seguire tre età evolutive diverse (la pizzeria, il cinema e le feste di compleanno a scuola), tre tipologie di compiti diverse (ché manco Pico della Mirandola in persona era in grado di passare da Platone alla terza declinazione dei nomi greci e alle somme col riporto) e, contemporaneamente, genitori invecchiati e malconci non è facile. Per cui la sua risposta tipica è diventata "Fa' quello che vuoi".
"Mamma, posso giocare alla Play?" "Fa' quello che vuoi".
"Mamma, posso prendere le merendine?" "Fa' quello che vuoi".
"Mamma, , possono venire Mattia e Gabriele (due diavoli scatenati) a giocare con me?" "Fa' quello che vuoi".
"Mamma, gioco al computer." "Fa' quello che vuoi".
"Mamma, vado al cinema." "Fa' quello che vuoi".
"Mamma, stasera esco e non so quando torno." "Fa' quello che vuoi".
"Mamma, questo maglione non mi piace e ne metto in altro." "Fa' quello che vuoi".
Il pubblico che aveva ammirato la mamma (quasi ) perfetta rimane perplesso quando vede il primogenito-soldatino con l'orecchino o la secondogenita col tacco 10 o il terzogenito scatenato e incontenibile e interroga la genitrice, con delicatezza, per carità: "Ci sono problemi? Stai bene? Papà? Come va a Scuola? L'Amato Bene?" E quando la mamma fa' quello che vuoi risponde: " Tutto al solito", lo sguardo dubbioso e compassionevole l'accompagna.
Incredibile dictu...la mamma fa' quello che vuoi ha mollato.
Controlla, ma le sue maglie si sono molto allentate; dispone, ma lascia correre un po' di più; vigila, ma è diventata più condiscendente.
Si è evoluta, appunto (o è stata presa per sfinimento?)
Cara mamma "fa'quello che vuoi"coraggio,i tuoi figli stanno solo rispettando le tappe dell'età evolutiva e tu stai facendo quello che le nostre mamme hanno fatto con noi,solo che loro erano più forti e ci hanno condizionato a dovere.Se mi guardavo allo specchio subito mi diceva "non essere vanitosa!",se facevo il minimo accenno di capricci ero smorfiosa,se volevo crescermi i capelli non era il caso perché non avevo una chioma sufficientemente rigogliosa.Risultato:un palo,basso,curvo,per nascondere le tette ,quelle si rigogliose,assolutamente insicuro che evitava ,quando era in strada ,di avvicinarsi nel raggio di un chilometro a qualunque rappresentante del sesso forte.Tua figlia si mette i tacchi?L'altro si è messo l'orecchino?Il mio ascolta metal.Qual è il problema?IO insegno al Conservatorio!!!Bach,Schumann,Brahms sono i miei amici da sempre.E lui mi tortura le orecchie con quella musica...E l'altro?Al quarto anno di pianoforte abbandona il conservatorio perché non ci arriva.Non ci arriva??????Non ha la passione,punto e basta.Ma per me è un dolore immenso,un lutto,quando i miei alunni suonano qualcosa che lui ha fatto io mi sento morire.E non glielo devo far pesare.Perché noi non siamo come le nostre mamme.Ricordo per la scelta della scuola superiore.Mi si avvicina e mi dice"tu sei libera di fare quello che vuoi,ma la matematica non è il tuo forte,non era vero,il magistrale è dispersivo,il tecnico non lo consideriamo,ergo ....classico!E classico fu.Scuola insuperabile,ma la scelta?Il terzo è pestifero?Ti capisco perché poi mia madre ,tanto solerte con noi primi,maschio e femmina come i tuoi,ha mollato con l'ultimo.Come te.E lui oggi glielo rimprovera.Corsi e ricorsi storici.In definitiva.Pensa che il servizio militare è stato abolito quindi non vedo perché tuo figlio dovrebbe fare il soldato,tua figlia è figlia del suo tempo,l'importante è che non diventi una cretina,il piccolo fa l bambino e se rompe,lo capisco che è terribile,fa parte del gioco.Gibran dice che noi genitori siamo l'arco da cui partono le frecce che sono i nostri figli.Non ha detto che a furia di tirare l'arco si è usurato...
RispondiEliminaGrazie, Solsido. Sei riuscita a leggere, dietro il tentativo di raccontare con leggerezza e ironia, le mie inquietudini e le mie insicurezze. Grazie per la solidarietà femminile e mammesca! ...e comunque...secondo te mi evolverò ancora?
RispondiEliminaehm... sono passata dalle due fasi (mamma perfettina e mamma fa' quello che vuoi, considera che i miei due pargoli si tolgono 8 anni e qualche mese) adesso sono in fremente attesa della fase nonna facciamo insieme ciò che vogliamo! Ma non si decidono mai!!!!
EliminaUn bacio carissima.
Carla
Mi piace molto questa "nonna facciamo insieme quel che vogliamo"! Forse è la forma evolutiva più bella. Auguri!
Elimina