Di docenti esperti (ma anche no)



Dolcezze vacanziera ha volutamente cercato di tenersi lontana dalla scuola, fosse anche per i compiti delle vacanze del Nonpiucucciolo, proprio perché sentiva il bisogno di staccare per un po’ da tutto e da tutti, ma la chat del Dipartimento e una serie di battute in spiaggia la costringono a intervenire sull’ultima genialità ministeriale: il docente esperto. Per chi non fosse addentro alla perversione del sistema, in grandissima sintesi, il Ministero ha pensato di attribuire la qualifica di “docente esperto” ( con aumento mensile in busta paga di ben 400 euro) a chi seguirà 3 corsi di formazione/aggiornamento nei prossimi 9 anni e ne sosterrà con profitto le prove finali. E fino a questo punto si potrebbe ragionare, ma poi comincia il delirio: solo pochissimi docenti potranno fregiarsi del prestigioso titolo e, soprattutto, la gratifica partirà dal 2032. 

Seguono una serie di domande: 

  • ma in che cosa sarà esperto il docente? 
  • perché solo pochi eletti  (pare uno per scuola) potranno acquisire la qualifica?
  • perché per la “promozione “ occorrerà aspettare 10 anni? 

Dolcezze ci ha riflettuto e ha tratto una conclusione: per il ministero l’esperienza si guadagna partecipando a corsi e sostenendo esami

Qui le pare che ci sia la prima contraddizione: l’esperienza (lo dice l’etimologia stessa della parola) nasce dalla PRATICA e non dai libri o, peggio, da lezioni di docenti che, spesso, in una classe non sono entrati mai. È come quello che è successo negli ultimi concorsi a cattedra in cui Nipote ha brillantemente sostenuto l’orale per Italiano e Latino preparando un’Unità Didattica sulla Prima guerra mondiale. Che Nipote sia bravissimo in Italiano e Latino è indubbio, ma chi ha verificato la sua preparazione effettiva nelle discipline che dovrà insegnare? 

Sul motivo per cui gli eletti saranno pochi la motivazione è chiara: pochi soldi da investire. Dolcezze ha una proposta: evitiamo gli stipendi per i docenti formatori e avremo più risorse.

Perché aspettare dieci anni? Una motivazione “romantica” è che l’attesa del piacere è piacere in sé, ma, secondo Dolcezze, è perché il docente eletto abbia modo di riflettere per 10 anni su come investire tutta questa mole di denaro che lo sommergerà  e così farà delle scelte oculatissime. 

Come che sia, come già per il fantomatico bonus per docenti meritevoli di qualche anno fa, Dolcezze si tira fuori: la sua “esperienza“ derivata da trent’anni e più di servizio sul campo, non è importante e non serve a nessuno e, soprattutto, fra 10 anni spera di essere in vacanza ai Tropici.

Commenti

  1. Tra dieci anni le scuole di ogni ordine e grado saranno finite, sgretolate, ridotte a semplice custodia di bande di inconsapevoli minorenni....

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  2. Io non ho parole. Solo parolacce. E soprattutto anch'io fra dieci anni, a 72 suonati, dovrei essere in "quiescenza" e ormai lontana dalle follie ministeriali.

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  3. Sono Rosa del blog ilfilochecrea. Chissà perchè dallo smartphone riesco a scrivere solo commenti anonimi. Un abbraccio.

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  4. Ammetto che sarei piuttosto sorpresa di vedere questa strana roba andare effettivamente in porto tra dieci anni - e in effetti anche la denominazione è alquanto balorda: Docente Istrutto o Docente Imparato avrebbero reso meglio il senso. E tuttavia, dopo nove anni di corsi di incerta fattura, il Docente rischia di essere Esperto se non altro sulla follia umana 😅

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  5. ma almeno i corsi di formazione saranno gratis?

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