Di tazzine e pensieri vacanzieri




Questa tazzina è per me il simbolo della vacanza nel Buen Retiro. È decisamente agée, vergognosamente kitsch con tutte le sue barche a vela e il piattino smerlato, ma mi porta in lidi lontani, in paradisi tropicali che certamente non vedrò mai, in altri tempi e in altri costumi. È stata con me sempre, da che ho messo piede nel Buen Retiro, scovata per caso in un mercatino dell’antiquariato, in mezzo a tanta altra paccottiglia da “Salotto di nonna Speranza”, nella sua bella scatola originale, in cartone rivestito di seta rossa, con gli spazi assegnati per le 6 tazzine e i rispettivi piattini. Quando l’ho vista ho capito che doveva essere mia, per accompagnare le lente e sonnacchiose mattine di vacanza, per invitare a uscire dal porto e andare in mare aperto, là dove sono i sogni. 
C’è anche il faro, però, per indicarti la strada del ritorno, per aiutarti a evitare le secche e gli scogli, e l’ancora per fermarti. 
Perché la vacanza è una parentesi, ma la vita vera è altrove.

Commenti

  1. A me piace moltissimo pur nella "chicceria". :-)

    RispondiElimina
  2. Io la trovo assolutamente fantastica e te la invidio tantissimo! 😃

    RispondiElimina
  3. La tazzina ha un' aria rilassante ed è graziosa, la tua descrizione la impreziosisce:)

    RispondiElimina
  4. la trovo meravigliosa, la classica tazza e non tazzone o mug che non mi piacciono.

    RispondiElimina

Posta un commento