Di riflessioni del cactus 5


Quando Dolcezze entrò la prima volta nel Buen Retiro, tra le varie piante grasse trovò un cactus cicciotto che cresceva un po’ inclinato. La sua postura offendeva il senso estetico della Genitrice che la “costrinse” a rinvasarlo raddrizzandolo. L’estate successiva era nuovamente giù. Dissero a Dolcezze che si piegava seguendo il sole e che era necessario cambiargli la posizione perché si sollevasse, cosa che lei fece. E così anno dopo anno. L’estate scorsa, all’arrivo di Dolcezze, era quasi a terra e solo dopo un mese (e cambio di posizione) conquistò la posizione eretta (con battutacce  equivoche di tutti i visitatori). Alla fine della stagione Dolcezze scoprì in un gruppo fb che quel cactus era una Mammillaria Matudae, pianta strisciante e, in genere, piena di polloni. La sua, invece, era sempre rimasta “single”, pur essendo molto cresciuta in altezza e diametro. 

Quest’anno, all’inizio di quella che Dolcezze credeva sarebbe stata un’estate normale, per assecondare la natura del cactus lo ha trasferito in un vaso rettangolare, dove, finalmente, si è adagiato. Poi, però, Dolcezze non ha più potuto controllare il suo stato ed era molto preoccupata che, appoggiato sulla terra, potesse marcire. Qualche giorno fa, passata al Buen  Retiro, ha scoperto che, non solo il cactus non è marcito, ma sta pure facendo un pollone e allora ha capito che non si era mai sviluppato prima perché non aveva potuto seguire le sue inclinazioni. Lasciato libero, non solo non è morto, ma pure cresce e figlia.

Tante volte noi genitori cerchiamo di “correggere” i nostri figli sulla base di quello che pensiamo sia giusto per loro: li “raddrizziamo”, li spostiamo, li costringiamo invitiamo a seguire corsi, palestre, cineforum che dovrebbero migliorarli e li troviamo sempre fermi e soli. Se invece permettiamo loro di seguire la loro natura allora si svilupperanno e daranno frutti, anche se diversi da quelli progettati da noi. 

E niente: i cactus continuano ad essere fonte di riflessione.

Commenti

  1. Bella la tua riflessione del cactus, la natura insegna!

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  2. Ben detto!!! Il fatto è che non sempre da genitori si riesce ad afferrare il concetto, ma è solo perché si ama troppo i figli! Con i cactus è più semplice capirlo, prima o poi! Comunque sei sempre uno spasso con i tuoi post!!!

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    1. Grazie! È vero. A volte l’amore ci spinge a scelte “logiche” ,ma sbagliate

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  3. Ottimo spunto di riflessione. Credo che in qualche maniera valga anche per gli insegnanti.

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