Dei libri dell’anno 86 : Nato da nessuna donna


Un romanzo complesso che, con un gioco di scatole cinesi, tiene avvinti alle pagine e non consente di interrompere la lettura. Storia dolorosa e molto dura, che si apre in un manicomio dinanzi ad un cadavere che tra le ginocchia nasconde un segreto, due quaderni che narrano una storia dolorosa e terribile, che il lettore scopre in un racconto a più voci.

Un padre disperato vende la figlia quattordicenne  ad un signorotto: l'accordo prevede che vada a servizio nel castello, il piano dell'uomo e della madre è, invece, ben diverso.  La ragazza, Rose, precipita in un incubo senza fine, che la priva di ogni cosa e la rende testimone e vittima dell'orrore.  Charles, il padrone, è un uomo violento e spietato, talmente crudele da sembrare irreale, ma peggiore è la madre che nasconde dietro la  falsa religiosità  e il culto della famiglia un'indole malvagia,  consacrata ad un'idea malsana di famiglia.  Unico raggio di luce è Edmond, lo stalliere, che però è troppo debole e codardo per aiutarla.

Rose è l'esempio mirabile della resilienza femminile, così come sua madre, che non ha nome, come l'altra Rose, come l'infermiera, capace di correre rischi per la verità. 

È il romanzo della forza delle donne contrapposta al desiderio di possesso degli uomini, e la storia di Rose, pur nella crudeltà del racconto, lascia però una porta sempre aperta alla speranza,  perché né le catene, né le mura possono imprigionare il pensiero.

Commenti

  1. Un romanzo sorprendente. Bellissimo, ti inchioda con le sue atmosfere lugubri,wyasi gotiche con i suoi personaggi disgustosi, con la speranza che qualcuno si redime, e questo accade. L'ho acquistato perché incuriosita dal titolo, e non mi ha deluso.

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