Di compliblog tondi

10 anni fa cominciava questa avventura.

Era un periodo di grande vitalità in rete. I blog erano luoghi di incontro, discussione, confronto, condivisione e Dolcezze, che ne seguiva qualcuno quando a sera metteva tutte le truppe a letto, decise di lanciarsi, nonostante la sua ignoranza informatica e nonostante non sapesse bene di cosa parlare (eppure è una gran chiacchierona!).

Sono stati i primi post a segnare il destino di questo blog: libri, handmade, scuola, figli, ricordi...Il blog è nato come Zibaldone e tale è rimasto: altro che piani editoriali! 

Dolcezze non si è impegnata molto a rendere questo spazio "appetibile" o "modaiolo": ha scritto quando ha potuto, ha raccontato la quotidianità, ha parlato forse troppo di sé, ha mostrato qualche creazione ma, soprattutto, ha fissato nella memoria questi anni.  

Insomma, Dolcezze  ha mostrato quello che è e quello che fa, tirando fuori la sua passione per la scrittura, per le tradizioni, per i libri, per la scuola. Chi ha letto questo blog ha partecipato alle gioie e ai dolori della famiglia Dolcezze e ha accompagnato con un sorriso (si spera) le varie adolescenze che si sono susseguite (e sono ancora in corso), ha ascoltato le storie di libri e di scuola, ha imparato o ritrovato ricette di cucina, ha visto i vari lavori che hanno occupato le serate di Dolcezze in questi anni.

Alcune curiosità: 

appena dato inizio al blog, Dolcezze non riusciva a scriverci, visto che l'Amato Bene aveva messo sul computer di casa innumerevoli blocchi per i ragazzi. Per questo scriveva da scuola, nelle ore buche;

il nome del blog ha dato adito a "confusioni" e c'era chi si aspettava di trovarci altre tipologie di "dolcezze" e "mamme";

i parenti e gli amici di Dolcezze  (tranne due eccezioni) sono all'oscuro dell'esistenza di questo blog ma, nonostante il suo desiderio di "segretezza", una classe anni fa l’ha sgamata.

I post più "cliccati" rappresentano le varie anime del blog:

la mammitudine: soprattutto nei primi tempi Dolcezze raccontava le difficoltà del relazionarsi coi figli;

i racconti di scuola e gli adolescenti: considerato che Dolcezze insegna dal secolo scorso...e aveva (ed ha) figli "in età" era inevitabile; 

l'handmade: che, a dire il vero, era il motivo per cui aveva deciso di aprire il blog...;

le ricette di cucina: Dolcezze attinge a un patrimonio familiare pressoché infinito e le piace condividerlo;

i libri: tanti anni fa una blogger aveva inventato il Venerdì del libro. Chi voleva condivideva le sue letture e Dolcezze non si era fatta sfuggire l'occasione.  Poi l'iniziativa è finita, ma Dolcezze ha continuato a pubblicare le recensioni dei libri che più la colpiscono.

la vita quotidiana: nonostante la sua proverbiale riservatezza, Dolcezze si è trovata così bene qui che ha cominciato a raccontare episodi, ricordi,  ritratti provenienti dal suo passato.  A qualche post è  particolarmente legata e le piace rileggerlo. Spera che servirà come memoria storica per i suoi figli.

Quello che non aveva assolutamente preventivato erano le vicende di Villa Arzilla: post nati per caso, sono diventati una costante, nella loro dimensione tragicomica.

E ora che dire? Il bilancio di questi anni è  globalmente positivo:

le è piaciuto scrivere

si è benignamente presa in giro e ha parlato di quello che conosce meglio

è riuscita a passare con un doppio salto carpiato dal mondo degli adolescenti a quello degli anziani ("dai pannolini ai pannoloni", come dice lei)

ha conosciuto tanti amici, alcuni più presenti,  altri meno, che l'hanno arricchita e con cui ha creato una sintonia.

Ci sono momenti in cui si chiede se abbia ancora senso stare qui, visto che la rarefazione dei commenti le fa dubitare di essere letta, ma poi pensa che anche lei spesso  legge e non risponde (anche a causa dei cambiamenti che richiedono dal cellulare un'infinità di tempo per non risultare anonimi!) e si fida del numero di visualizzazioni. 

Un'ultima riflessione: questi 10 anni sono stati molto impegnativi e la Dolcezze di ora è  molto diversa da quella che si affacciava nel mondo dei blog. La gestione di Villa Arzilla ha logorato la sua resistenza, la famiglia e la scuola hanno esaurito le energie residue e il tempo che Dolcezze dedicava al suo antistress è veramente esiguo. Ma lei insiste, eh!, anche se ci sono momenti in cui si scoraggia e teme di non farcela.

Grazie a voi che continuate a leggerla, grazie a chi c'è stato, grazie a chi ci sarà.  

Dolcezze si scusa se è poco costante, se la sua vena ironica latita, se è poco creativa.

Si riprenderà, forse. Voi sostenetela e fate il tifo per lei.