Di mamme 7: la mamma punchball
C'è il tempo in cui il bambino è un tutt'uno con la madre: lei è il suo punto di riferimento, la sua certezza. La sua stessa presenza in casa è sufficiente a rasserenarlo, pende dalle sue labbra, fa e riceve tante coccole: è un momento felice, ma la povera mamma, sopraffatta da tutte le incombenze della quotidianità, non vede l'ora che cresca e divenga meno dipendente, finalmente autonomo, e la lasci un po' libera. Dopo la fugace illusione dell'età delle scuole elementari, l'incontro lo scontro con l'adolescente che quel cucciolotto è diventato comincia a far rimpiangere la prima infanzia. Ma la povera madre è ignara dei drammi a venire.
Quando il bambino diventa un uomo/una donna, ancora più che nell’adolescenza, si pone con la madre in atteggiamento di polemica continua: discute/ litiga su tutto, ma, soprattutto, usa la madre come sfogatoio.
Ecco che allora nasce la mamma punchball. Piove? E' colpa della mamma. C'è caldo? E' colpa della mamma. Il collega è stato scortese? E' colpa della mamma. Il lavoro è eccessivo? E' colpa della mamma. Putin ha invaso l'Ucraina? Indovinate di chi è la colpa...
La povera madre subisce continui assalti e, come il punchball, torna a posto, pronta a nuovi colpi. Non è bello, ma ci si adegua.
per me gli anni delle elementari sono stati già di lotta, crescendo è andata viavia meglio, e addirittura a volte il cambiamento climatico non è colpa mia :-) (trasparelena, non loggata perchè google me lo impedisce)
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